29 agosto 2012

Occhio alla spesa: arriva il Fisco!

a cura di Antonio Gigliotti

Con l’estate alle spalle e la nostalgia nel cuore, ciascuno di noi è tornato a lavoro. C’è chi parla di stress da rientro, ma per quanto mi riguarda l’unico cruccio capace di minare la mia calma è il pensiero del nostro futuro. E già, perché ci si stanno prospettando anni densi di incertezze, con uno spread che non accenna a diminuire e una congiuntura economica difficile per tutto il Paese. A tal proposito, significativa è la notizia del rincaro dei carburanti, con la benzina che ha raggiunto il triste record di 2,04 euro al litro.

Eppure non saranno solo questi i problemi ai quali stiamo per andare incontro. A ben vedere, tutti i contribuenti del Belpaese si troveranno faccia a faccia con un Fisco sempre più agguerrito, pronto a stanare gli evasori parziali o totali. E sì, perché è ormai chiaro a tutti che sia i tecnici sia alcuni acuti osservatori hanno puntato l’indice proprio contro siffatti “parassiti”, apostrofandoli alla stregua di bacino riproduttivo della crisi. Gli strumenti messi in campo farebbero invidia anche agli scrupolosi funzionari dell’Unione sovietica ai tempi delle purghe.

Non sto parlando di fantascienza, bensì di mezzi reali e concreti dei quali la nostra Amministrazione Finanziaria farà largo uso. In particolare, mi riferisco al potenziamento delle indagini finanziarie, vale a dire gli accertamenti bancari resi più invasivi in virtù dell’approvazione del c.d. Decreto Salva Italia e, già prima, con l’art. 11, comma 3, D.L. n. 201/2011.

Tali disposizioni hanno previsto l’obbligo a carico di tutti gli intermediari (banche, in primis) di comunicare all’Anagrafe tributaria non solo gli estremi dei rapporti finanziari (obbligo già vigente), ma anche ulteriori dati, sia pure in forma aggregata. Ad esempio, con riferimento ai rapporti di conto corrente, dovranno essere comunicati il saldo iniziale, il saldo finale, il totale degli accrediti e il totale degli addebiti.

Cosa significa? Ebbene, che ciascuno di noi, in seno alla propria famiglia, dovrà preoccuparsi di annotare o lasciar traccia di ogni singolo movimento effettuato. E ciò in barba ai più basilari principi di tutela della privacy!

Pertanto, muniamoci di matita e taccuino e iniziamo a segnare giorno per giorno gli spostamenti del nostro denaro, quello che ci siamo guadagnati lavorando sodo! Anzi, sarà meglio usare un pennarello indelebile, perché è risaputo che il lapis non lascia tracce a lunga durata! Così, ad esempio, se oggi abbiamo speso una moderata somma per comprare, una moto usata a nostro figlio a mezzo di una transazione privata, dobbiamo aver cura di segnare l’esatto importo ed il beneficiario.

Ricordiamo, infatti, che in un futuro non molto lontano potremmo essere i destinatari di una solerte chiamata dai “men in black” del Fisco che potrebbero chiederci dettagliate spiegazioni circa le destinazioni di quel denaro contante che avevamo prelevato.

Perciò non dimentichiamo di annotare giornalmente gli utilizzi dei prelievi effettuati!!

Non importa più che il prelievo (derivante da precedenti versamenti regolari), sia già di per sé conosciuto al Fisco e che non viola le norme sulla circolazione del contante (in quanto dall’altra parte vi è una banca), ciascuno di noi potrà essere chiamato a rendere spiegazioni alle Entrate… prima o poi!!

Pur se ritengo giusto che si acuisca la lotta all’evasione, non posso non domandarmi quali potrebbero essere le conseguenze se, all’interpello del Fisco, non si dovesse ricordare a cosa sono serviti i soldi prelevati, che, ricordiamo, derivavano da ricavi/compensi onestamente dichiarati e sui quali abbiamo pagato le imposte?

A questo punto mi chiedo, dovremmo metterci in fila anche noi, come gli scolari, per acquistare un diario sul quale appuntare giornalmente in che modo abbiamo speso i soldi prelevati dal nostro conto corrente?

Credo proprio che la risposta sia affermativa… quindi, bando alle ciance, prendete la vostra penna e iniziate a scrivere. E se per caso la zia d’America vi regala qualche migliaia di euro, ricordate di prenderne buona nota sul diario prima di versarli sul conto corrente!!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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