10 novembre 2014

UN ESERCITO DI PECORE SCONFIGGERÀ UN ESERCITO DI LEONI

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi,

avrei voluto trascorrere in tranquillità questo secondo fine settimana di novembre, ma pare proprio che a noi commercialisti non è dato di poter star tranquilli. Infatti, se non sono le beghe fiscali e gli adempimenti di difficile comprensione a destabilizzarci, dobbiamo fronteggiare il fuoco amico. E la butto sull’ironia perché, in tutta franchezza, non ho proprio nessuna voglia di amareggiarmi per cose di questo genere.

Parlo di fuoco amico rivolgendomi a chi, non comprendendo l’esasperazione della medesima categoria alla quale appartiene, spara a zero sul sottoscritto e su quanti (tanti!) concordano con le mie semplici riflessioni, tratte dalla nostra quotidianità.

Proprio nei giorni scorsi un mio editoriale si è reso necessario perché un collega, giovane e ambizioso, dall’alto della sua investitura istituzionale di sottosegretario e da quella alla quale certamente aspira di segretario del movimento di Scelta Civica, commentando una mia riflessione mi dava palesemente del populista e del pressapochista. Ben si comprende che non ho potuto ingoiare il rospo e tacere, nonostante i miei genitori abbiano impiegato energie e sacrifici per farmi crescere educato e rispettoso del prossimo. E io rispetto ne ho in abbondanza, tuttavia averne non significa lasciare che gli altri mi vomitino addosso le loro corbellerie. Nell’editoriale che ha suscitato una tale agguerrita risposta io non mi riferivo affatto al collega che è invece intervenuto, ma illustravo la mia personale (e a quanto pare ampiamente condivisa) visione circa il nuovo regime contabile "forfettario" grazie al quale, secondo Renzi, si potrà fare a meno del commercialista. Mi chiedevo, in altri termini, se per caso al nostro premier fosse balenata l’idea che tutti noi fossimo delle pecore pronte a prender per buona qualsiasi fandonia. Detto questo, il collega di cui sopra si dev’essere infastidito (ancora stento a comprenderne le ragioni) e, come già ebbe a fare in passato, si è scagliato contro le mie posizioni.

Purtroppo però, mentre lo stesso perdeva del tempo prezioso con attacchi gratuiti, noi professionisti siamo stati nuovamente gabbati!! Infatti, il governo vorrebbe introdurre delle sanzioni per coloro non hanno ancora installato il Pos in studio. Ma non si è ancora capito che tale provvedimento negli studi è inutile, dal momento che non soltanto non vediamo contante ma neanche compensi "tracciati" già da un po', ed invece non fa altro che ingrassare le banche?

Ecco, questa è una nuova clamorosa sconfitta e segnalandolo con allarme non temerò di certo di passare per populista!!! È sotto gli occhi di tutti che i professionisti, in generale, e i commercialisti, nello specifico, sono quotidianamente bombardati da un sistema legislativo "contorto e confuso", che li ostacola. Nel caso della nostra amata categoria, vediamo che siamo ricoperti da adempimenti inutili e da una giungla legislativa che ci ha reso dei poveri e semplici segretari del Fisco. Per fare un esempio, prendiamo in esame la presunta semplificazione del modello 730 precompilato che non solo richiederebbe sempre e comunque l’intervento di un professionista al fine di verificare il contenuto, a che se ne dica, ma poi addirittura lo stesso professionista è personalmente responsabile di sanzioni e imposte qualora intervenga sul modello inviato dal Fisco.

Alla faccia della semplificazione!!!

E rispondendo a quei colleghi che mi hanno attaccato dicendo che ho offeso l’onorevole, mi preme segnalare che in realtà è avvenuto tutto il contrario: è stato l’onorevole che con l’arroganza che lo contraddistingue mi ha attaccato e offeso.

E per concludere, a mo’ di ringraziamento a tutti quegli attestati di stima pervenutimi dai Colleghi veri, quelli con la "C" maiuscola, volevo condividere una lettera giunta in redazione proprio in questi giorni.

Grazie di cuore!

“Egregio collega Antonio Gigliotti,
mi chiamo......., sono Ragioniere, ho 74 anni e dal lontano 1973 ‘meno di numeri fiscali’ che ci riguardano, con Partita IVA.

Sono stato iscritto al Collegio Ragionieri di .... dal 1982 al 31 Dicembre 2012 con dignità ed esercitando la nostra attività con il massimo di professionalità.
Non sono sceso mai a compromessi con alcuno, cliente o non; ho SOLO e SEMPRE lavorato intorno alle 90 ore settimanali.

Ho speso migliaia e migliaia sia di Lire che Euro per essere, possibilmente, aggiornato inseguendo le cervellotiche leggi, norme, circolari, ecc. ecc che i politici e non, sempre più incasinandosi, emettevano.

Ed ancora sono costretto a lavorare per cercare di AIUTARE MIO FIGLIO; lo stesso, alcune ore fa mi ha consegnato il Suo (o tuo) scritto in risposta al ‘bulletto’ Renzi.
La ringrazio per averlo fatto e abbia tutta la nostra fiducia affinché continui a far conoscere ai politici che siamo stufi di essere trattati o giudicati come il ‘bulletto’ vorrebbe permettersi.

Le Auguro Dr. Gigliotti buon lavoro e per quanto possa essere di utilità sono a disposizione. I miei 40 anni di corretta attività professionale sono stati esercitati nel ‘rispetto’ delle leggi e norme fissate da burocrati/politicanti che NON hanno mai provato a lavorare per vederle realizzate, tantomeno ad affrontare tutte le criticità e difficoltà che ho dovuto, comunque, superare.


Nessuno di loro si mai è preoccupato della categoria dei commercialisti, nessuno di loro ha pertanto il diritto di offendere la categoria alla quale ho dedicato tutta la mia vita, specie se a tentare di farlo sono una ‘squadretta’ di poco più che imberbi politicanti.

P.S. Caro Dr. Gigliotti, mi permetta, a proposito di ‘pecore’, una battuta; mio nonno diceva spesso che un esercito di pecore, se ben motivate e guidate, sconfiggerà un esercito di ‘leoni’ condotto da un manipolo di pecoroni”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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