Il revisore legale, dopo aver proceduto ad adempiere a tutte le necessarie fasi di revisione, che vanno dall’adeguata verifica fino all’analisi dell’andamento gestionale dell’azienda, dovrà procedere obbligatoriamente all’analisi economico-finanziaria.
L’analisi delle informazioni economico-finanziarie dovrà essere strutturata in maniera organica, completa e sempre riscontrabile nelle scritture contabili, elementari, cronologiche e sistematiche. La finalità sarà quella di mettere a disposizione dei destinatari una informazione omogenea, chiara ed esaustiva, utilizzabile per procedere, in modo coerente e lineare, ad analisi sia storiche che prospettiche.
La fondamentale fonte, per effettuare l’analisi economico-finanziaria, è il bilancio di esercizio, inteso come indispensabile documento informativo aziendale. Tale documento è costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa, ed è corredato dalla relazione sulla gestione, dalla relazione del collegio sindacale e dalla relazione dei revisori legali, ovviamente quando previste dalla normativa civilistica. Ad integrazione del predetto documento di comunicazione finanziaria, gli organi di controllo interno dovranno disporre dettagliatamente di situazioni contabili riepilogative di saldi di mastro e di ogni altra scrittura elementare, cronologica e/o sistematica necessaria per la corretta, coerente e consapevole valutazione sulla probabilità di eventuale insolvenza.
Obiettivo principale della predetta analisi è quello di verificare ex ante ed ex post, in presenza di un’adeguata struttura patrimoniale (equilibrio patrimoniale), la capacità della gestione aziendale di generare adeguati flussi di cassa, tali da garantire una crescita economica coerente con gli obiettivi strategici (equilibrio economico) e la piena sostenibilità finanziaria (equilibrio finanziario).
A tal proposito vi è da ricordare che gli organi preposti al controllo interno dovranno periodicamente (almeno ogni tre mesi) monitorare gli indici finanziari che costituiscono gli early warning contabili, quest’ultimi calcolati sulla base di situazioni contabili infra-annuali, confrontandoli con la serie storica (normalmente triennale) avente uguale periodicità.
Qualora, dalla mera analisi storica dei dati economico-finanziari, dovesse emergere una tendenza ad un significativo deterioramento dell’equilibrio economico-finanziario-patrimoniale, al fine di evidenziare significativi incrementi della probabilità d’insolvenza, diventerebbe indispensabile utilizzare modelli previsionali di analisi economico-finanziaria basati su calcoli di uno score predittivo (probabilità d’insolvenza multi-periodale media attesa).
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