Ai fini della revisione legale dei conti i controlli interni delle aziende assumono diversi gradi di affidabilità a seconda delle dimensioni dell’impresa. Per le imprese di grandi dimensioni l’affidabilità è maggiormente garantita anche se più problematica invece, per le PMI dove l’attività di controllo è scarsamente formalizzata, si prospetta la situazione inversa. Tuttavia, in entrambi i casi il Revisore Legale si dovrà far carico di giudicare il grado di affidabilità del sistema di controllo interno e tale giudizio regolerà la successiva attività di revisione legale.
Il sistema di revisione legale dei conti, previsto dalla vigente normativa, prevede che il Revisore Legale preliminarmente alla propria attività deve valutare l’organizzazione amministrativo/contabile dell’azienda e l’affidabilità del sistema di controllo interno al fine di applicare le opportune procedure di revisione.
La valutazione del contesto aziendale è normata dall’ISA Italia 315 che richiede la comprensione delle dinamiche operative e gestionali dell’azienda da sottoporre a revisione nonché il grado di affidabilità del sistema di controllo interno al fine poter definire, in maniera appropriata, il “piano di revisione”.
Come accennato in precedenza, per le imprese di grandi dimensioni, paradossalmente, il Revisore Legale incontrerà meno difficoltà rispetto alle aziende di piccola e media dimensione poiché le aziende di grandi dimensioni dispongono, per loro natura, di un articolato e strutturato sistema di controllo interno indispensabile per supportare lo sviluppo aziendale e per permettere di esaminare eventuali opportunità e/o minacce provenienti dall’ambiente esterno oltre, ovviamente, ad accurate analisi di mercato ed il confronto con i propri competitor.
Si presentano, invece, di maggiore e più ampia delicatezza le relazioni tra revisione legale dei conti e sistema di controllo interno nelle PMI in quanto, all’interno di queste ultime, il sistema di controllo interno è scarsamente attendibile oppure, nella maggior parte dei casi, ci si trova in contesti in cui tutte le funzioni di natura gestionale e manageriale sono esclusivamente affidate nelle mani dell’imprenditore che spesso non possiede nemmeno le minime competenze per poter creare e gestire un pur minimo controllo interno.
Qualora il Revisore Legale ritenga che le procedure interne siano inefficaci oppure nel caso in cui queste non siano applicate o non applicate correttamente, provvederà ad illustrare alla direzione tutte le criticità riscontrate ed i vari punti di interventi effettuati formalizzandole in una apposita lettera di suggerimenti (management letter).
È da sottolineare che l’influenza dell’attività di revisione legale, nel controllo interno di gestione, contribuisce sicuramente ad un miglioramento delle performance aziendali.
Un buon funzionamento del controllo interno oltre a ridurre il rischio di revisione migliorerà la gestione aziendale anche in termini di risultati economici, di efficienza, di efficacia e di affidabilità nei confronti di terzi. (Quindi contrariamente a quanto normalmente si pensa, la revisione legale dei conti, specie nelle PMI, non è un costo ma un vero investimento).
Concludendo, la revisione legale dei conti può rappresentare un propulsore al cambiamento della realtà aziendale oltre che un adeguamento ad un contesto operativo moderno e maggiormente rivolto alle nuove richieste del mercato, favorendo anche la sensibilità di tutti quei benefici che un sistema di gestione efficiente produce sui risultati complessivi dell’azienda.
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