12 luglio 2023

La valutazione delle voci di bilancio nell’esercizio 2022: elementi chiave e continuità aziendale

Autore: Redazione Fiscal Revisione
Nel contesto del bilancio dell'esercizio 2022, una delle novità rilevanti riguarda il presupposto della continuità aziendale, disciplinato dall'OIC 11. Secondo tale principio contabile, la valutazione delle voci di bilancio deve considerare la prospettiva della continuazione dell'attività dell'impresa, a meno che non siano presenti le cause di scioglimento previste dall'articolo 2484 del Codice Civile. Nel caso in cui gli amministratori siano a conoscenza della possibilità che si verifichino tali cause, devono tenerne conto nella redazione del bilancio e fornire un'adeguata informativa in merito.

L'equilibrio economico della gestione è un elemento fondamentale per la continuità aziendale. In particolare, implica la capacità dell'impresa di mantenere un'attività economica sostenibile nel lungo periodo, generando ricavi superiori ai costi di esercizio.

La continuità aziendale è garantita quando l'impresa è in grado, attraverso lo svolgimento dell'attività, di soddisfare i seguenti requisiti:
  1. Mantenere un equilibrio economico sostenibile, generando ricavi superiori ai costi di esercizio.
  2. Garantire una remunerazione adeguata del capitale di rischio investito nell'impresa.
  3. Mantenere un equilibrio finanziario, soddisfacendo le esigenze di liquidità.
  4. Soddisfare le aspettative degli azionisti e di tutti gli stakeholder coinvolti nell'attività aziendale.
La valutazione delle voci di bilancio deve tener conto della prospettiva della continuità aziendale, ovvero della capacità dell'impresa di mantenere nel lungo periodo un'attività economica sostenibile che soddisfi gli interessi di tutti gli attori coinvolti nell'azienda.

L'OIC 11 richiama l'articolo 2423-bis, comma 1, n. 1, del Codice Civile, che sottolinea l'importanza di valutare la prospettiva della continuazione dell'attività dell'azienda nella valutazione delle voci di bilancio. L'IAS 1, citato nel principio contabile, afferma che il bilancio deve essere redatto considerando la prospettiva della continuazione dell'attività, a meno che non siano presenti intenzioni di liquidazione o interruzione dell'attività, o non vi siano alternative realistiche a ciò. Questo approccio mira a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione finanziaria dell'azienda nella prospettiva della sua continuità operativa.

Nella fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale, come previsto dal paragrafo 22 dell'OIC 11, deve effettuare una valutazione prospettica della capacità dell'azienda di continuare a operare come un complesso economico funzionante destinato alla produzione di reddito per almeno dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. Se durante tale valutazione emergono significative incertezze in merito a questa capacità, devono essere fornite informazioni chiare e dettagliate nella nota integrativa, riguardo ai fattori di rischio, alle assunzioni effettuate e alle incertezze identificate, nonché ai piani aziendali futuri per far fronte a tali rischi e incertezze. È importante esplicitare le ragioni per cui tali incertezze sono considerate significative e le conseguenze che possono avere sulla continuità aziendale.

È fondamentale che gli amministratori redigano il bilancio considerando l'ottica che l'impresa sarà in grado di svolgere le sue attività e far fronte alle proprie passività durante il normale svolgimento dell'attività aziendale. Tuttavia, se emergono fattori di rischio che mettono a repentaglio la continuità aziendale, devono essere valutati e devono essere adottate le misure necessarie, attraverso piani di azione, per farvi fronte. È quindi importante fornire informazioni dettagliate nella nota integrativa riguardo a tali circostanze.

Secondo il paragrafo 23 dell'OIC 11, se la valutazione prospettica porta a concludere che nel futuro periodo di riferimento non vi sono ragionevoli alternative alla cessazione dell'attività, nonostante non siano presenti le cause di scioglimento previste dalla legge, la valutazione delle voci di bilancio viene comunque effettuata considerando la continuità aziendale, tenendo però conto del limitato orizzonte temporale residuo. La nota integrativa dovrà descrivere adeguatamente queste circostanze e gli effetti sulla situazione patrimoniale ed economica della società.

È importante sottolineare che la mancanza del presupposto della continuità aziendale può verificarsi in qualsiasi momento nella vita di un'impresa, anche senza che ciò sia necessariamente correlato a una liquidazione della società. Pertanto, se vi sono evidenze che l'attività dell'impresa non potrà continuare nel lungo periodo, anche se non sono presenti le cause di scioglimento previste dalla legge, la valutazione delle voci di bilancio viene comunque effettuata considerando la continuità aziendale, ma tenendo conto del limitato orizzonte temporale rimanente. È essenziale comunicare adeguatamente queste circostanze e gli effetti sulla situazione finanziaria ed economica della società nella nota integrativa.
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