Le procedure di analisi comparativa hanno una importante funzione ovvero aiutare il revisore legale nella formazione del giudizio complessivo in quanto contribuiscono all’identificazione di eventuali rischi di errori significativi non rilevati in precedenza e quindi tali da dover rendere una necessaria modifica alle procedure di revisione precedentemente pianificate.
Le procedure di analisi comparativa, nell’ambito della revisione legale, le ritroviamo ripetutamente ed in particolare:
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nel Principio ISA 315 che tratta la valutazione del rischio di revisione. Rappresenta un aiuto nella valutazione del rischio di errori significativi in quanto contribuisce a identificare particolari aspetti dell’impresa di cui non si è a conoscenza. In questa circostanza si parla di analisi comparativa preliminare in quanto utile ad identificare l’eventuale esistenza di operazioni o fatti inusuali, indici e andamenti che potrebbero segnalare aspetti rilevanti ai fini della revisione legale. Nelle piccole imprese scarsamente strutturate, quindi non grado di produrre situazioni contabili intermedie, è consigliabile la pianificazione di procedure di analisi comparativa, per identificare e valutare i rischi di errori significativi, appena si rende disponibile una prima bozza di bilancio;
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nel Principio ISA 330 che tratta delle risposte del revisore legale ai rischi identificati e valutati, dove le procedure di analisi comparativa vengono annoverate fra le “procedure di validità”, o meglio fra quelle mirate ad individuare errori significativi a livello di asserzioni o di saldi contabili, classi di operazioni, ecc.;
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nel Principio ISA 520 che viene utilizzato nelle procedure di analisi comparativa come procedure di validità, e anche al loro impiego in prossimità della conclusione della revisione sul bilancio, al fine di contribuire a formare il giudizio finale del revisore legale.
Le linee guida relativamente al
Principio ISA 330 precisano che l’analisi comparativa viene maggiormente utilizzata, come procedura di validità specialmente quando si vanno a verificare grandi volumi di operazioni che tendono ad essere stabili nel tempo. Infatti le procedure di analisi comparativa sono sostanzialmente le valutazioni sull’informazione finanziaria compiute mediante l’analisi di relazioni plausibili fra dati di natura finanziaria e non; inoltre includono anche l’analisi delle fluttuazioni, per verificare che esse siano coerenti con altre informazioni disponibili, oppure se presentano eventuali andamenti anomali tali da poter nascondere rischi di errori significativi.
Le Linee Guida annesse al
Principio ISA 520, invece, evidenziano le informazioni utilizzate ai fini dell’analisi comparativa che comprendono:
- informazioni relative a precedenti esercizi, comparabili;
- i risultati che l’impresa prevede di raggiungere, quindi attraverso l’analisi di budget, forecast, o altre stime;
- le informazioni di settore;
- relazioni fra l’andamento atteso di alcune voci rispetto all’andamento prevedibile di altri dati finanziari e/o economici, considerando in particolare l’esperienza storica dell’impresa: ad esempio, l’andamento del MOL rispetto all’andamento dei volumi;
- relazioni fra le informazioni finanziarie: a titolo di esempio, l’andamento dei crediti verso la clientela, rispetto all’andamento del fatturato;
- relazioni fra informazioni finanziarie ed altri dati: per esempio, l’andamento del costo del lavoro rispetto al numero dei dipendenti impegnati.