La continuità aziendale rappresenta un aspetto cruciale per qualsiasi impresa, indicando la capacità dell’azienda di continuare a operare nel futuro prevedibile senza dover liquidare le proprie attività o interrompere le operazioni. Per i revisori legali, valutare la continuità aziendale è una delle responsabilità più complesse e delicate, che richiede una comprensione approfondita delle dinamiche aziendali, delle condizioni di mercato e dei principi contabili.
Responsabilità del revisore -Secondo i principi di revisione ISA Italia 570, i revisori legali hanno il compito di:
- Acquisire elementi probativi: È essenziale raccogliere sufficienti e appropriati elementi probativi per valutare se la direzione ha utilizzato in modo appropriato il presupposto della continuità aziendale e se questa analisi è rappresentata correttamente nel bilancio.
- Esaminare l'analisi della direzione: Il revisore deve verificare se l'analisi effettuata dalla direzione sulla continuità aziendale è adeguatamente rappresentata.
- Concludere sull’incertezza significativa: Basandosi sugli elementi probativi raccolti, il revisore deve determinare se esiste un'incertezza significativa riguardo la capacità dell'impresa di operare come entità in funzionamento.
Valutazione della direzione - La valutazione della direzione è un passaggio cruciale nel processo di revisione. Se la direzione ha già effettuato una valutazione preliminare, il revisore deve discutere con essa per identificare eventi o circostanze che potrebbero sollevare dubbi significativi sulla continuità aziendale. Se, invece, la direzione non ha effettuato tale valutazione, il revisore deve indagare sulle basi del presupposto di continuità aziendale e verificare la presenza di eventuali fattori di rischio.
Indicatori di supporto - I principi di revisione ISA Italia 570 offrono una serie di indicatori, suddivisi in finanziari, gestionali e altri, che possono aiutare i revisori a identificare potenziali rischi per la continuità aziendale.
Indicatori Finanziari:
- Deficit patrimoniale o capitale circolante netto negativo.
- Prestiti a breve termine senza prospettive di rinnovo o rimborso.
- Cessazione del sostegno finanziario da parte dei creditori.
- Flussi di cassa negativi e indici economico-finanziari negativi.
- Perdite operative significative o perdite di valore delle attività.
Indicatori Gestionali:
- Intenzione di liquidare l’impresa o cessare le attività.
- Perdita di membri strategici della direzione senza sostituzione.
- Perdita di mercati fondamentali o di clienti chiave.
- Difficoltà con il personale e scarsità di forniture importanti.
- Comparsa di concorrenti di grande successo.
Altri Indicatori:
- Capitale ridotto al di sotto dei limiti legali.
- Procedimenti legali significativi in corso.
- Modifiche di leggi o regolamenti che influenzano negativamente l’impresa.
- Eventi catastrofici senza adeguata copertura assicurativa.
Verifica degli indicatori finanziari - Il revisore deve verificare gli indicatori finanziari riportati nella relazione sulla gestione redatta dalla direzione. Questo passaggio è fondamentale per comprendere la posizione finanziaria dell'azienda e identificare eventuali segnali di allarme.
Data di verifica e arco temporale -Il revisore forma il proprio giudizio sulla continuità aziendale basandosi sugli elementi probativi raccolti lungo tutta la durata della revisione, inclusi quelli successivi alla chiusura dell’esercizio. Il giudizio deve coprire almeno dodici mesi successivi alla chiusura dell’esercizio, ma può essere esteso se la direzione ha effettuato le sue valutazioni su un periodo più lungo.
Segnali d'allarme del codice della crisi e dell’insolvenza - Il Codice della Crisi e dell’Insolvenza richiede che le società istituiscano un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato per rilevare tempestivamente lo stato di crisi e adottare le idonee iniziative. Tra i segnali d’allarme figurano:
- Perdite per danni ambientali.
- Controversie giudiziarie che coinvolgono i vertici della società.
- Dissidi nella proprietà e perdita improvvisa di clienti o fornitori fondamentali.
La continuità aziendale rappresenta un pilastro fondamentale per la stabilità e la sostenibilità di qualsiasi impresa. La valutazione accurata di questa capacità è essenziale non solo per garantire la trasparenza e l'affidabilità delle informazioni finanziarie, ma anche per preservare la fiducia di investitori, creditori e altri stakeholder.