Ricerca

È sempre obbligatorio il contraddittorio nelle indagini finanziarie?

Quando può la Guardia di Finanza legittimamente utilizzare le risultanze bancarie di un’indagine penale in campo tributario?

A quale sanzione va incontro il professionista sottoposto ad indagine finanziaria che non indica il beneficiario di un prelevamento sul conto indagato?

I dati bancari in possesso del Fisco possono essere utilizzati dall’Amministrazione Finanziaria anche per la selezione dei contribuenti da verificare?

Quali tipologie di rapporti bancari e finanziari possono essere oggetto di richiesta da parte del personale ispettivo per la verifica fiscale?

Sono utilizzabili nelle indagini finanziarie fiscali anche i dati raccolti dagli ispettori della Guardia di Finanza nell’ambito delle ispezioni antiriciclaggio nei confronti del professionista?

Quali sono le presunzioni bancarie che l’Amministrazione Finanziaria può utilizzare nella verifica nei confronti di un professionista ai fini dell’Irpef?

Con quali presupposti e modalità è possibile per gli ispettori del Fisco acquisire i documenti conservati dal professionista in formato elettronico e leggere la posta elettronica acquisendone i contenuti?

Può la Guardia di Finanza, nel corso di un accesso, obbligare il professionista coattivamente ad esibire i documenti che conserva in una cassaforte e in una borsa personale?

Qual è la differenza in termini temporali tra le verifiche ai professionisti svolte presso lo studio e presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate?