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Quotidiano
22 febbraio 2024
Dichiarazione fraudolenta. Nel calcolo del profitto non entra l’IRAP
Nei reati tributari, ai fini della quantificazione del profitto confiscabile (art. 12-bis D.lgs. n. 74700), è irrilevante l'evasione dell'IRAP, non trattandosi di un'imposta sui redditi in senso tecnico. Lo ha precisato la Corte di cassazione (Sez. 3 pen.) con la sentenza n. 5148/2024, depositata
Fisco
20 febbraio 2024
Frode fiscale: la responsabilità del collegio sindacale e del consulente fiscale
In linea di principio, la responsabilità penale ricade nei confronti degli amministratori societari, ovvero nei confronti dei soggetti che gestiscono l’impresa, obbligati a presentare i bilanci e sottoscrivere le dichiarazioni rilevanti ai fini reddituali. Tuttavia, nell’ambito delle ordinarie attiv
Quotidiano
15 gennaio 2024
Riforma del contenzioso tributario: la lettura del dispositivo entro il termine di sette giorni
A chi non è capitato di attendere anche un anno per conoscere l’esito del primo grado di giudizio per un contenzioso tributario? In linea teorica queste situazioni non dovrebbero più verificarsi dopo la riforma del contenzioso tributario dopo l’approvazione e l’entrata in vigore del D.lgs. n. 220/20
Quotidiano
13 gennaio 2024
Frode IVA. Per l’associazione a delinquere non basta il dolo eventuale
Con riferimento al reato di associazione per delinquere finalizzata alla fronde IVA, è illegittimo il provvedimento di sequestro che motiva l’affermata sussistenza del “fumus commissi delicti” richiamando il dolo eventuale. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 1465/2024 della Corte di
Quotidiano
9 gennaio 2024
Reato sulla contabilità. Responsabilità del “prestanome” che non vigila
In ambito societario, il prestanome, in ragione dei doveri di vigilanza e controllo che sono diretta conseguenza dell’accettazione della carica di amministratore, risponde del reato fiscale unitamente all’amministratore di fatto. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 50306/2023 della Co
Quotidiano
4 gennaio 2024
Utilizzo in compensazione di crediti della “cartiera”
Il reato di indebita compensazione può darsi per accertato, sia sotto il profilo materiale che soggettivo, se viene appurato l’utilizzo di crediti artificiosamente creati da società che sono palesemente delle “cartiere”. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 6/2024 della Corte di cassazion
Quotidiano
20 dicembre 2023
Ritenute sulle retribuzioni. L’accantonamento esclude il reato
Una situazione di illiquidità dell’azienda non scrimina l’omesso versamento all'INPS delle ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti perché, ai fini della punibilità ai sensi dell’articolo 2, comma 1-bis, del D.L. n. 463 del 1983 e succ. modif., rile
Quotidiano
20 dicembre 2023
Buste paga “truccate”. La dichiarazione è fraudolenta
L’imprenditore incorre nel reato di dichiarazione fraudolenta se indica importi a titolo di retribuzione superiori a quelli effettivamente erogati ai propri dipendenti. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 46691/2023 della Corte di cassazione (Sez. III pen.), depositata il 21 novembre.
Quotidiano
19 dicembre 2023
Reato del sostituto. La dichiarazione non è probante
Ai fini dell'integrazione del reato di cui all’art. 10-bis del D.lgs. n. 74 del 2000 non rileva quanto risultante dalla semplice dichiarazione annuale di sostituto di imposta (c.d. Mod. 770). A ricordarlo è la Corte di cassazione con una sentenza – la n. 47202 del 24 novembre 2023 – che accoglie
Quotidiano
11 dicembre 2023
Sequestro preventivo. Sotto la lente il “modus operandi” degli amministratori
È legittimo il provvedimento di sequestro con finalità di confisca in relazione al reato di dichiarazione infedele, quando il “modus operandi” degli amministratori denota il fondato pericolo che il patrimonio societario esistente verrà via via occultato. Lo si ricava dalla lettura della sentenza
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