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Il bilancio verosimilmente “truccato” non ha valore di prova ai fini dell’accertamento del reato di bancarotta fraudolenta per distrazione. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 25030/2023 della Corte di cassazione (Sez. V pen.), depositata il 9 giugno. Il caso - Gli imputati sono finit

La crisi aziendale non scrimina la condotta del Datore di lavoro che non versa all’I.N.P.S. le ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 23945/2023 della Terza Sezione penale della Corte di cassazio

Il liquidatore della fallita non può impugnare la sentenza favorevole al Fisco al posto del Curatore, se questi ha rinunciato all'esercizio dell'azione a fronte di una precisa valutazione negativa circa l’interesse per la massa dei creditori. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 425/1/

È inammissibile il ricorso proposto dal contribuente contro un diniego di rimborso che fa seguito a un altro diniego non tempestivamente impugnato, riferito a una precedente istanza per lo stesso credito. È quanto emerge dalla lettura dell’ordinanza n. 15754/2023 della Corte di cassazione (Sez. V

Gli illeciti fiscali commessi dalla società alcuni anni prima della dichiarazione di fallimento non precludono al socio illimitatamente responsabile, dichiarato fallito in estensione, di accedere al beneficio dell’esdibitazione. È quanto emerge dalla lettura dell’ordinanza n. 15694/2023 della Corte

Le dimissioni dell’indagato dalla carica di legale rappresentante non precludono il sequestro dei beni della Società formalmente estranea al reato, se il medesimo risulta, comunque, socio di maggioranza della stessa. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 23590/2023 della Corte di cassaz

Il vizio di notifica dell’atto processuale, consistito nella sua consegna presso lo Studio del difensore del de cuius invece che presso l’indirizzo effettivo degli eredi, è sanato dalla costituzione in giudizio di quest’ultimi. È quanto emerge dalla lettura dell’ordinanza n. 15541/2023 della Cort

Con un provvedimento pubblicato lo scorso 20 maggio, il Ministero della Giustizia (Dipartimento per gli affari di giustizia - Direzione Generale degli Affari Interni - Ufficio I - Reparto I - Servizi relativi alla Giustizia Civile) ha chiarito - in risposta al quesito posto da un Dirigente amministr

La condanna dell’imprenditore per evasione fiscale non può basarsi su quanto riferito dal coimputato alla Guardia di Finanza in sede di accertamento tributario. Tale principio si ricava dalla lettura della sentenza n. 23306/2023 della Corte di cassazione (Sez. III pen.), depositata il 29 maggio.

In tema di concordato con cessione di beni, il liquidatore riveste il ruolo di pubblico ufficiale ex art. 357 c.p., poiché investito della “funzione giudiziaria”. In virtù di tale qualifica, egli potrà rispondere del reato di peculato. Così ha sancito la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazion