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Con riguardo al reato di omessa dichiarazione, la verifica circa il superamento della soglia di punibilità può avvenire sulla base del c.d. “spesometro”, che in sede penale ha valenza probatoria. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 39960/2019 della Corte di Cassazione (Sez. III pen.),

Incorre nel reato di occultamento o distruzione di documenti contabili, ex art. 10 D.lgs. n. 74/2000, il contribuente che non indica dove sono custodite le scritture contabili obbligatorie che gli accertanti non hanno trovato nei luoghi ove le stesse dovrebbero ordinariamente essere tenute. Da ciò s

Laddove si tratti di questioni attinenti a crediti tributari vantati dal fallito, nessun interesse vi può essere per lo stesso ad interloquire con l'Amministrazione finanziaria. La legittimazione attiva alla presentazione di un'istanza di rimborso spetta, in via esclusiva, al curatore del fallimento

L'Ufficio finanziario non può modificare e/o integrare il presupposto della propria pretesa durante la fase contenziosa, mutando i confini della lite, atteso che la difesa del contribuente si concentra su quanto inizialmente illustrato nella motivazione dell’atto. È quanto emerge dalla lettura dell

Il contribuente può incorrere nel reato di occultamento di documenti contabili ex art. 10 D.lgs. n. 74/2000 quando non indica agli accertanti dove sono custodite le scritture contabili obbligatorie che non si trovano nei luoghi in cui dovrebbero ordinariamente essere tenute. Non indicare ai verifica

Il delitto di omessa presentazione della dichiarazione da parte del sostituto di imposta si consuma, ai sensi dell'art. 5, comma 2, D.lgs. n. 74 del 2000, allo scadere del termine dei 90 giorni successivi all'originario termine tributario. A stabilire questo principio è la sentenza n. 36387/19 de

In tema di reati fiscali, la “disponibilità” del marchio da parte del reo determina l’assoggettabilità dello stesso al sequestro finalizzato alla confisca per equivalente, non rilevando l’estraneità all’illecito della Società che ne è formalmente titolare. È quanto emerge dalla lettura della sent

La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto non può operare in favore del Notaio che si è accordato con il commercialista di fiducia per frodare il Fisco. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 38744/19 della Corte di Cassazione (Sez. 3 pen.), depositata il 20 settembre.

In tema di accertamento delle imposte, la modificazione in diminuzione dell’originario avviso non esprime una nuova pretesa tributaria, limitandosi a ridurre quella originaria, per cui non costituisce atto nuovo, ma solo revoca parziale di quello precedente. È questo il principio confermativo espre

Per quanto sancito dall’art. 19, co. 1 del D.Lgs n. 74/2000, “quando uno stesso fatto è punito da una delle disposizioni del titolo II e da una disposizione che prevede una sanzione amministrativa, si applica la disposizione speciale”. Il successivo secondo comma, tuttavia, precisa che “permane,