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Un contribuente nel corso del 2015 si è separato dalla moglie. Si chiede se questo contribuente può continuare a detrarre gli interessi del mutuo, intestato alla moglie, contratto per la sua prima casa. La casa è assegnata al marito ma ci vive la moglie. Le rate le versa il marito.

Premessa – Il recente terremoto che ha colpito il centro Italia ha riportato alla ribalta la tematica dei criteri di costruzione antisismica che molte volte vengono rispettati solo formalmente dalle imprese costruttrici o chiamate ad effettuare interventi di adeguamento sismico. Pare opportuno in qu

La detrazione fiscale delle spese per interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del D.P.R. 917/86 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Per fruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale, da cui risultino: - ca

Può godere della detrazione Irpef l’acquisto di integratori alimentari assunti a scopo terapeutico su prescrizione di un medico specialista?

Premessa – La commissione bilancio del Senato ha modificato il testo del disegno di legge di stabilità 2016 alzando da 10.000 a 16.000 la spesa massima su cui si calcola la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili da parte di “giovani coppie”. Bonus mobili – Come noto l'articolo 16 co.

• Beni NON rientranti nell’attività d’impresa • Beni rientranti nell’attività d’impresa • Lavoratori autonomi

L’articolo 16-bis, TUIR dispone la detraibilità del 36% - 50% delle spese per interventi di ristrutturazione sostenute ed effettivamente rimaste a carico “... dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi”. Pertanto,

L’articolo 16-bis, comma 1, lettera d), TUIR conferma la detraibilità del 36%-50% delle spese sostenute per la realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche se a proprietà comune. In sostanza, anche per gli anni dal 2012 in poi è riproposta l’agevolazione relativa alla costruzione/

Un professionista ha emesso nei confronti di un cliente una fattura con Iva a esigibilità differita, insoluta e, attualmente oggetto di controversia. Si chiede se il professionista possa comunque, chiudere la partita Iva.

Premessa – Spesso può capitare che siano sostenute spese sanitarie all’estero da parte di soggetti fiscalmente residenti in Italia. Si pensi ad esempio al caso in cui un soggetto si reca all’estero per lavoro (mantenendo la residenza fiscale in Italia), oppure a un soggetto che va all’estero app