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Nel predisporre le dichiarazioni dei redditi, particolare attenzione bisogna porre all’utilizzo delle perdite nell’ambito delle società non operative. È ormai noto che si considerano società non operative quelle annoverate nell’articolo 30 della legge n. 724/1994, ossia le società che non superano

Domanda - Per effetto di un’operazione straordinaria una società ha iscritto tra le immobilizzazioni l’avviamento che non è stato oggetto di riallineamento secondo le disposizioni dell’articolo 176, comma 2-ter, del TUIR. Tale valore rileva ai fini del calcolo dei ricavi presunti secondo la discipli

Lo scorso 16 maggio è stata pubblicata l’Ordinanza 13336/2023 emessa dalla Sezione Tributaria della Suprema Corte di Cassazione (Udienza del 13 aprile 2023 Presidente Lucio Napolitano, Relatore Gian Paolo Macagno ) con la quale i massimi Giudici nazionali si sono occupati di un argomento sempre di a

Per le società che, per i motivi più disparati, non svolgono alcuna attività si pone il problema sull’applicazione della norma sulle “società di comodo”, sia in termini di entità che non superano il test dei ricavi (c.d. “non operative”) che di società che risulta in perdita fiscale per diversi eser

La normativa, ancora oggi esistente, sulle società non operative pone (da sempre) notevoli criticità per le entità che operano in ambito immobiliare, dal momento che è nota l’assoluta irragionevolezza, in modo particolare, dei coefficienti di redditività per i beni immobili. Vi sono però alcune poss

La condizione di società non operativa (“di comodo” - snop) scaturisce dalla presenza di un determinato volume di asset patrimoniali, con i quali vengono confrontati i ricavi della società (“test di operatività”): se questi sono troppo bassi rispetto a un valore percentualmente determinato in base a

Ogni anno le società che generano reddito d’impresa devono confrontarsi con il c.d. “test di operatività” dei ricavi al fine di definire se è da considerarsi di comodo o meno. La normativa di riferimento è contenuta nell’articolo 30 della Legge 724/1994 ed è volta a prevenire abusi dello schema soci

Nell’ambito della disciplina sulle società di comodo, il mancato raggiungimento dei ricavi minimi presunti rappresenta un elemento sintomatico della natura non operativa della società, e il contribuente ha l’onere di dimostrare l’esistenza delle oggettive situazioni, specifiche ed indipendenti dalla

La manovra di Ferragosto 2011 ha apportato rilevanti modifiche alla disciplina delle società non operative o “di comodo”, dall’aumento al 38% dell’aliquota Ires, all’introduzione di una nuova presunzione di non operatività per chi è in perdita per tre anni consecutivi. Le norme sulle società di como

La stretta normativa che porta a dichiarare come società di comodo le società che dichiarano delle perdite reiterate per tre periodi d’imposta, porta necessariamente a chiarire la nozione di reddito, individuata dalle disposizioni previste dal Decreto 138/2011, che deve essere utilizzato per capire