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Domanda - Una società con sede in altro Stato UE cede ad un soggetto passivo italiano una partita di beni custoditi all’interno di un deposito doganale situato in Italia. Si chiede se il cessionario italiano sia tenuto ad applicare l’IVA mediante il meccanismo del reverse charge o se, al contrari

Un contribuente effettua abitualmente cessioni intracomunitarie franco magazzino e, quindi, con il trasporto a cura dell'acquirente. A partire dal 1° gennaio 2020, per effetto delle modifiche recate dal Regolamento di esecuzione del 4 dicembre 2018, n. 2018/1912/UE al Regolamento di esecuzione (UE)

Dal 1.1.2020, con riferimento alle cessioni a catena nelle quali il trasporto intracomunitario è curato dal fornitore intermedio, dovranno applicarsi le presunzioni introdotte dalla Direttiva 2018/1910/UE.

I depositi IVA sono depositi non doganali nei quali vengono custoditi beni nazionali o comunitari non destinati alla vendita al minuto. Per i beni extra-UE, prima dell'introduzione nel deposito IVA, è necessaria l'immissione in libera pratica nel territorio dell'Unione Europea. Il sistema dei dep

Un’azienda italiana effettua la fornitura e la posa in opera di serramenti. Per la posa in opera si avvale di un posatore che invia la fattura. Qual è il corretto trattamento iva di tale operazioni? Se il cliente è un operatore UE come ci si deve comportare?

Negli scorsi mesi ci siamo occupati degli “oneri documentali” connessi alle cessioni intracomunitarie, come previsti dal Regolamento di Esecuzione UE 2018/1912 del 4 dicembre 2018, affrontando la casistica in cui il trasporto veniva curato, alternativamente, dal cedente o dal cessionario ma con l’in

Nel caso prospettato nell’interpello n. 166/2020 all’Agenzia delle Entrate, la società istante si obbliga a fornire una struttura in acciaio, costruita in Italia, che verrà installata nella piattaforma marina del cliente, sita nelle acque territoriali di uno Stato membro UE. Tale struttura sarà fiss

Succede con molta frequenza che negli acquisti su marketplace di Amazon il venditore intracomunitario: Emette fattura senza IVA con l’indicazione “inversione contabile – Art. 194 della Dir. N. 2006/112/CE” e partita IVA italiana “normale” (quindi in questo caso si presume abbia una Stabile Orga

L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n.12/2020 emanata ieri, ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla prova del trasporto o della spedizione dei beni verso un altro Stato membro, in seguito all’introduzione dell’articolo 45-bis nel Regolamento UE di esecuzione n. 282/2011, il “Regolamento I

Con Provvedimento n. 0265336 emanato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, sono stati definiti i termini e le modalità della verifica sulla sussistenza delle condizioni di esclusione dall’obbligo di versamento IVA mediante modello “F24 Versamenti con elementi identificativ