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Il tema dei termini di registrazione delle note di variazione emesse ai sensi dell’art. 26 del D.P.R. n. 633/1972 è estremamente delicato. L’Agenzia delle Entrate ha fornito numerosi chiarimenti, ma nella maggior parte dei casi le indicazioni hanno interessato il soggetto che ha posto in essere l’op

Domanda - Un’impresa italiana ha acquistato del materiale on line da un’azienda tedesca e, al ricevimento della fattura pro forma, si accorge che l’azienda venditrice ha un numero di partita IVA attribuito dalla Repubblica ceca pur avendo sede in Germania. Si chiede come deve essere gestita l’ope

Il prossimo 27 dicembre i soggetti passivi IVA saranno tenuti al versamento dell’acconto IVA 2023. Per la determinazione dell’importo dovuto, ciascun contribuente potrà applicare tre diversi metodi: il metodo storico, che considera i dati IVA dell’anno precedente; il metodo previsionale, b

Nell’ipotesi di chiusura del fallimento “in pendenza di giudizi”, le note di variazione di cui all’art. 26, comma 2, del d.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633 (Decreto Iva), nella versione ante 26 maggio 2021, potranno essere emesse solo al termine dei giudizi pendenti e a seguito di esecutività del piano d

Domanda - Una società ha affidato ad altra società l’incarico di recuperare i crediti di difficile esigibilità, ricevendo fattura per il corrispettivo contrattuale e per il recupero delle spese sostenute, assoggettando ad IVA con aliquota ordinaria sia il corrispettivo sia gli ulteriori importi rich

Ad avviso della giurisprudenza nazionale e comunitaria, il cessionario/committente può detrarre l’IVA nei limiti di quanto dovuto in ragione della natura dell’operazione posta in essere e non, quindi, nel suo intero ammontare, laddove non dovuto in tutto o in parte. In sostanza, il mero possesso

Domanda - Divenuta definitiva la pretesa tributaria in ragione del passaggio in giudicato della relativa sentenza, si chiede quale sia la corretta applicazione dell’art. 60, comma 7, del D.P.R. n. 633/1972, per l’esercizio del diritto di detrazione della maggiore imposta accertata. In particolare,

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 427 dell’11 settembre 2023, ritorna a fornire chiarimenti sul tema delle note di variazioni ai fini IVA, soprattutto alla luce delle modifiche introdotte a seguito della promulgazione della nuova normativa in tema di crisi d’impresa e delle modifiche intro

La Corte di cassazione (Sez. V civ.), con l’ordinanza n. 25318/2023, ha affermato che, in materia di IVA all’importazione, in caso di indebito utilizzo del "plafond", il ravvedimento operoso di cui all’art. 13 del D.lgs. n. 472 dei 1997 è ammissibile, ma devono essere corrisposte anche le sanzioni e

Con la risposta all’interpello n. 408 del 31 luglio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la definizione agevolata della controversia tributaria da parte del cliente che abbia detratto l’IVA indebitamente applicata dal fornitore legittima quest’ultimo, nei limiti delle somme corrisposte alla