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I contribuenti che esercitano contestualmente un’attività imponibile e un’attività esente applicano il meccanismo del pro-rata di cui all’art. 19-bis del D.P.R. n. 633/1972, al fine di determinare l’Iva detraibile. La percentuale di detrazione si pone in rapporto diretto tra le operazioni poste in e

La holding che intende interferire nella gestione delle partecipate attraverso l’effettuazione di prestazioni di servizi svolge un’attività economica idonea a qualificarla come un soggetto passivo IVA, con la conseguenza che i costi sostenuti prima di iniziare ad esercitare la predetta interferenza

Per i beni/servizi utilizzati esclusivamente per realizzare operazioni escluse dal campo di applicazione dell’IVA non può essere esercitata la detrazione dell’imposta assolta in sede di acquisto, così come si evince dall’art. 19, comma 2, del D.P.R. n. 633/1972. In merito, invece, agli acquisti d

L’Amministratore di società, se in malafede, può essere considerato responsabile solidalmente del debito Iva della società. Il principio è stato affermato dalla Corte di Giustizia UE nella sentenza relativa alla causa C-1/21. Si tratta di un’indicazione rilevante in quanto la solidarietà del trib

La Corte di Cassazione presume che una parcella emessa da un professionista, il cui compenso non sia stato percepito, risulta come incassata. Il principio è stato affermato dall’Ordinanza n. 28253 del 2022. Conseguentemente, l’ammontare imponibile deve concorrere alla determinazione del reddito di l

Per le operazioni di commercio elettronico indiretto effettuate nei confronti di privati consumatori trovano applicazione le semplificazioni previste, ai fini della certificazione fiscale dei corrispettivi, per le vendite per corrispondenza, per cui non risulta obbligatoria: né l’emissione dell

L’imprenditore agricolo ha l’obbligo di tenere in ogni caso (quindi sia se imprenditore non commerciale che imprenditore commerciale) le scritture contabili previste in ambito IVA (D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633) salva la facoltà, prevista dall’articolo 12 del D.P.R. 7 dicembre 2001, n. 435, per i

L’impresa italiana effettua un’esportazione di beni, previo acquisto da un fornitore nazionale che li rende disponibili al cliente finale extracomunitario presso una logistica situata in territorio italiano. Pertanto, il cliente ritira i beni per mezzo di un proprio trasportatore che fattura la p

L’importatore non stabilito nella UE può solo nominare un rappresentante doganale indiretto, stabilito nel territorio della UE, che agisce come dichiarante. Escludendo la possibilità di utilizzo della rappresentanza diretta da parte dell’importatore non stabilito nel territorio della UE, non è possi

Domanda - Si chiede di sapere a quanto ammontano le sanzioni in caso di invio tardivo delle liquidazioni periodiche dell’IVA e se può essere, inoltre, applicato l’istituto del ravvedimento operoso. Risposta - In merito al quesito posto, si precisa che la sostituzione della comunicazione inviata,