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Premessa – Nel corpo dei modelli relativi ad alcuni studi di settore approvati a partire dal periodo d’imposta 2014, è stato inserito un apposito quadro Z – Dati complementari, per chiedere ulteriori informazioni utili ai fini dell’aggiornamento degli studi stessi previsti per il periodo d’imposta 2

Premessa – Tra le comunicazioni di anomalia inviate dall’Agenzia delle Entrate in questi giorni relative agli studi di settore particolare attenzione è stata data all’incoerenza dei dati indicati nella gestione del magazzino. Comunicazioni anomalia - Come noto per le comunicazioni di anomalie trasm

Premessa – Gli studi di settore evoluti per il 2015, senza tener conto delle modifiche apportate agli stessi (correttivi “crisi”) dal D.M. 12 maggio 2016, applicabili al solo periodo d’imposta 2015 (né di qualsiasi altro correttivo per la crisi approvato per altri periodi d’imposta), potrebbero trov

Premessa – Con la riforma delle sanzioni prevista dal D.Lgs. 24 settembre 2015 n. 158 per gli studi di settore non è più prevista la maggiorazione (del 10% e del 50%) applicabile nelle ipotesi di omessa o infedele indicazione dei dati previsti nei modelli degli studi di settore, ovvero di omessa pre

Al fine di evitare il rischio di un’azione di accertamento da parte dell’Amministrazione finanziaria, il contribuente che risulta non essere congruo rispetto all’applicazione degli studi di settore ha facoltà, con determinate modalità e tempi, di adeguarsi spontaneamente ai valori indicati da GE.RI.

Nella compilazione del quadro F del modello studi di settore come devono essere indicati i costi che comprendono anche una parte di Iva indetraibile?

Con la pubblicazione del Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate prot. 83314 del 18 giugno 2015 sono state approvate le specifiche tecniche che riguardano la trasmissione telematica dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore. Nello specifico il documento contiene la lista

Per evitare il rischio di un’azione di accertamento da parte dell’Amministrazione Finanziaria, il contribuente che risulta non essere congruo rispetto all’applicazione degli studi di settore ha facoltà, di adeguarsi spontaneamente ai valori indicati da GE.RI.CO., calcolati sulla base dei ricavi o c

Dopo aver compilato il modello studi di settore, verificato la congruità/coerenza e aver proceduto all’adeguamento sulla base di quanto voluto dal contribuente, per il professionista arriva il momento di decidere se attestare/asseverare o meno i dati indicato nel modello. A seguito delle modifiche

Ai fini dell’adeguamento agli studi di settore, nella dichiarazione dei redditi, nei quadri RF, RG ed RE, sono presenti gli appositi campi per indicare: - l’ammontare dei componenti positivi annotati nelle scritture contabili e rilevanti ai fini della congruità degli studi di settore; - l’ammont