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La Suprema Corte, con la sentenza n. 29541/17 pubblicata ieri, ha avuto modo di pronunciarsi nuovamente sulla causa di non punibilità per la “particolare tenuità del fatto”, con riferimento ai reati tributari. Il D.Lgs. n. 28/2015 ha introdotto nel Codice penale l’art. 131-bis, che al primo comma

“L’assunzione della carica di amministratore, per comune esperienza, comporta una minima verifica della contabilità, dei bilanci e delle ultime dichiarazioni dei redditi, per cui, ove ciò non avvenga, risponde dei reati tributari in materia di mancato versamento di imposte, colui che subentra nella

I ripetuti trasferimenti delle quote di una società interessata da accertamenti per violazioni tributarie rendono più difficile il recupero delle imposte evase e ciò è sufficiente affinché si configuri il reato previsto dall’articolo 11 del D.Lgs. n. 74 del 2000. È quanto emerge dalla sentenza 29

L’imprenditore che ha patteggiato la pena per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti resta punibile per la loro utilizzazione nella dichiarazione annuale. Peraltro, rispetto a questo secondo reato, la sentenza di patteggiamento ha valore di prova.

Ai fini dell’integrazione del reato di cui all’art. 11 del D.Lgs. n. 74 del 2000, la costituzione di un fondo patrimoniale, anche quando sia coeva alla condotta di omesso versamento delle imposte, non esonera dalla necessità di dimostrare l’idoneità della creazione del patrimonio separato a pregiudi

Ai fini della causa di non punibilità di cui all’art. 13 del D.lgs. n. 74/00 non basta l’ammissione dell’imputato alla c.d. rottamazione delle cartelle. È quanto emerge dalla sentenza n. 47596/17 della Terza Sezione Penale della Corte di cassazione. I giudici di legittimità hanno esaminato il ric

L’artista italiano, stabilitosi nel “paradiso fiscale”, è tenuto a presentare la dichiarazione in Italia, quando nel Belpaese avviene abitualmente la gestione dei suoi affari e interessi in modo riconoscibile dai terzi. È quanto emerge dalla sentenza 45752/17 della Terza Sezione Penale della Corte d

Per il reato di omesso versamento di ritenute ex art. 10-bis D.lgs. n. 74/00, il giudice competente si individua in base al luogo in cui la società ha la sede effettiva, intesa come centro della prevalente attività amministrativa e direttiva di organizzazione, coincidente o meno con la sede legale.

La Terza Sezione Penale della Corte di cassazione, con la sentenza n. 45751/17, è tornata a pronunciarsi sugli effetti della sentenza della CGUE c.d. “Taricco”, concernente le gravi frodi IVA per l’aspetto riguardante i termini di prescrizione. I Giudici di legittimità hanno respinto il ricorso p

Il reato di cui all’articolo 8 del D.lgs. n. 74 del 2000, in ragione della spiccata pericolosità sociale della condotta di chi immette nel mercato documentazione volta a supportare l’esposizione in dichiarazione, da parte di terzi, di elementi passivi fittizi, si consuma al momento dell’emissione de