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Se il pagamento della cartella esattoriale avviene in pendenza di giudizio al solo scopo di evitare successivi atti d’espropriazione in proprio danno, tale comportamento non può essere qualificato come acquiescenza del contribuente alla pretesa tributaria, e quindi il Giudice non può dichiarare cess

Nel processo tributario, le dichiarazioni di terzi - acquisite dalla polizia tributaria o da funzionari accertatori dell'Ufficio nel corso di un'ispezione e trasfuse nel processo verbale di constatazione, che a sua volta viene recepito nell'avviso di accertamento – hanno un valore meramente indiziar

Nel giudizio tributario il materiale probatorio acquisito nel corso delle indagini preliminari con strumenti propri del procedimento penale è utilizzabile ai fini della prova della pretesa fiscale, e il giudice di merito, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, oltre che utilizzare prove raccolte

Nel caso in cui l’Agente della riscossione sia rimasto contumace nel giudizio di primo grado, è ammesso a fornire la prova documentale dell’avvenuta notifica della cartella di pagamento nel giudizio d’appello in quanto non operano le preclusioni di cui agli artt. 57 e 58 D.lgs. n. 546/92.

La Commissione tributaria non può affidare a mere formule di stile la decisione di compensare le spese del giudizio quando il Fisco è parte soccombente. È quanto emerge dalla lettura dell’ordinanza n. 21178/2020 della Corte di Cassazione (Sez. 6-5), depositata il 2 ottobre, che ha accolto il rico

Per quanto sancito dall’art. 19, co. 1 del D.Lgs n. 74/2000, “quando uno stesso fatto è punito da una delle disposizioni del titolo II e da una disposizione che prevede una sanzione amministrativa, si applica la disposizione speciale”. Il successivo secondo comma, tuttavia, precisa che “permane,

Nel condono fiscale delle liti pendenti cosiddette “minori”, rientrano anche gli atti di liquidazione come la cartella esattoriale ex art. 36-bis D.P.R. n. 600 del 1973 non preceduta da avviso di accertamento. A precisarlo è la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione che accoglie, con l’ordi

In difetto di prova circa la regolarità della notifica nei confronti del litisconsorte necessario, l’appello(tempestivo) non può essere dichiarato inammissibile, ma la C.T.R. deve integrare il contraddittorio, laddove l’altro litisconsortesi sia costituito regolarmente in giudizio. È quanto emerge

L'accertamento di maggior imponibile IVA a carico di una Società di persone, se autonomamente operato, non determina, in caso d'impugnazione, la necessità d'integrare il contraddittorio nei confronti dei relativi soci. Tuttavia, qualora l'Ufficio abbia contestualmente proceduto, con un unico atto, a

L'Ufficio finanziario non può modificare e/o integrare il presupposto della propria pretesa durante la fase contenziosa, mutando i confini della lite, atteso che la difesa del contribuente si concentra su quanto inizialmente illustrato nella motivazione dell’atto. È quanto emerge dalla lettura dell