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- Le imprese agricole e le imposte dirette - Le società agricole - I regimi IVA per le imprese agricole

Per il solo fatto che un contribuente svolge attività agricola, egli è obbligato ad adottare nella determinazione dei versamenti IVA le percentuali di compensazione?

Con una recente sentenza del 2016, la n. 8128, la Cassazione ha definito legittimo il comportamento dell’Agenzia delle Entrate che ha ripreso a tassazione IVA i maggiori ricavi derivanti da un’attività connessa nel decreto biennale di cui all’art. 32, TUIR, è corretto questo comportamento?

Come comunica il contribuente le proprie opzioni in materia d’IVA relativamente ai regimi agevolativi previsti dall’art. 34?

Quando un imprenditore agricolo applica il regime IVA ordinario?

Un contribuente svolge attività agricola vendendo i prodotti della propria coltivazione ai vari negozianti, quale il regime più consono, tenuto conto che il volume d’affari è al massimo 4/5.000 annui? Può optare per il regime forfettizzato?

Vorrei allevare animali da pelliccia, trattandosi di un bene di lusso, quello al quale sono destinati gli animali, posso comunque beneficiare delle agevolazioni previste in ambito agricolo?

Una società agricola in forma di srl coltiva un frutteto e con il prodotto di tale appezzamento provvede in parte alla vendita e in parte alla produzione in proprio di marmellate e prodotti similari quali conserve e composte. La commercializzazione di tali ultimi prodotti è qualificata come connessa

Il socio non amministratore di una società agricola IAP può restare i propri requisiti in altra società agricola?

Quali accorgimenti necessitano per costituire una società agricola?