Una volta che il contribuente abbia provato l’astratta riconducibilità della spesa o del costo all’impresa, spetta all’Amministrazione Finanziaria – che intende disconoscere l’inerenza all’attività svolta dall’impresa – fornire la relativa dimostrazione in giudizio. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione - Sezione Tributaria Civile con la sentenza n. 3340 del 12 febbraio 2013. La medesima Corte ha pure precisato che deve essere considerata nulla la sentenza motivata “per relationem”, laddove la Commissione, senza alcuna motivazione al riguardo, ha rinviato a un’altra sentenza di merito, della quale ha indicato il numero e l’anno, ma non la sezione (in quanto la numerazione delle sentenze tributarie di merito viene operata per ciascuna sezione e non per Commissione). In una simile ipotesi la motivazione “per relationem” è doppiamente illegittima, perché non solo non esplicita il percorso logico-giuridico seguito dal giudice nel rendere la sentenza, ma costringe il ricorrente alla ricerca di documenti extraprocessuali.
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Costi deducibili. Onere della prova (156 kB)
Costi deducibili. Onere della prova - Giustizia & Sentenze N. 21-2013
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