Stando a una recente pronuncia della Corte di Cassazione, il sindaco di una società il quale esprime parere favorevole all'acquisto di un credito fiscale inesistente oppure di un compendio aziendale contenente un credito fiscale inesistente pone in essere una condotta causalmente rilevante, quantomeno in termini agevolativi e di rafforzamento del proposito criminoso, rispetto alla realizzazione del reato d’indebita compensazione di cui all'art. 10-quater D.lgs. n. 74 del 2000. Ovviamente, perché possa sussistere la responsabilità del sindaco a titolo di concorso nel reato appena indicato, occorre accertare che il medesimo abbia espresso il parere favorevole nella consapevolezza sia dell’inesistenza del credito fiscale sia della strumentalità dell’acquisto di tale credito al successivo utilizzo a fini di compensazione ai sensi dell’art. 17 D.lgs. n. 241/1997.
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Indebita compensazione. Concorso nel reato (346 kB)
Indebita compensazione. Concorso nel reato - Fiscal Sentenze n. 3 - 2022
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