La Corte di Cassazione, con la sentenza n.20509 del 24 giugno 2022, ha affermato che, in tema di classamento di immobili, qualora l'attribuzione della rendita catastale avvenga a seguito della cd. procedura DOCFA, l'obbligo di motivazione del relativo avviso è soddisfatto con la mera indicazione dei dati oggettivi e della classe attribuita solo se gli elementi di fatto indicati dal contribuente non siano stati disattesi dall'Ufficio e l'eventuale discrasia tra rendita proposta e rendita attribuita derivi da una valutazione tecnica sul valore economico dei beni, mentre nel caso in cui vi sia una divergente valutazione degli elementi di fatto indicati dal contribuente, la motivazione deve essere più approfondita e specificare le differenze riscontrate sia per consentire il pieno esercizio del diritto di difesa del contribuente, sia per delimitare l'oggetto dell'eventuale contenzioso.
Indice argomenti
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Premessa
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Il fatto oggetto della sentenza della Corte di Cassazione n.20509 del 24 giugno 2022
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Le ragioni degli Ermellini
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Brevi note
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La motivazione dei DOCFA (253 kB)
La motivazione dei DOCFA
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