Il sequestro preventivo dell’intero studio professionale è legittimo, anche nel caso in cui l’indagine per esercizio abusivo della professione riguardi uno solo degli associati. Lo ha affermato la Corte Suprema di Cassazione, nella breve ordinanza numero 34974 del 12 settembre 2012. Dunque, l’indagine su uno solo dei soci non frena l’assunzione di provvedimenti cautelari che interessino l’intera struttura adibita a studio. Non solo. Nell’ambito di un’indagine per esercizio abusivo della professione (art. 348 c.p.), sempre secondo la giurisprudenza di legittimità, nulla osta alla confisca dei beni in dotazione allo studio, pur se intestati a persona estranea al reato, che però ne abbia favorito l’uso indebito, atteso che “la formale titolarità di un bene in capo ad un soggetto estraneo al reato non è sufficiente ad escludere la confisca e a tutelare l'intangibilità del diritto del proprietario se costui abbia tenuto atteggiamenti negligenti che abbiano favorito l'uso indebito del bene” (Cass. VI Sez. Pen. n. 28705 del 17 luglio 2012).
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Studio professionale. Ipotesi di sequestro (141 kB)
Studio professionale. Ipotesi di sequestro - Giustizia & Sentenze N. 52-2012
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