I reati dichiarati al test della revisione normativa

Sulla base della “delega fiscale”, contenuta nella Legge 11 marzo 2014, n. 23, il titolo I del D.Lgs 24 settembre 2015, n. 158 ha introdotto sostanziali modifiche alla disciplina dei reati tributari, di cui al D.Lgs. n. 74/2000, modifiche entrate in vigore dal 22 ottobre 2015.
Alcune novità sono state dettate anche in tema di delitti dichiarativi in materia d’imposte sui redditi, d’imposta sul valore aggiunto e di sostituto d’imposta, ossia le fattispecie contemplate dal titolo II, capo I del decreto da ultimo citato (artt. 2-5).
Attesa la data di entrata in vigore della revisione de qua, 22/10/2015, l’anno 2015 (per i soggetti cc.dd. “solari”) rappresenta la prima annualità d’imposta in cui si applicano in toto le nuove disposizioni penali tributarie, essendo prevista la presentazione delle relative dichiarazioni nell’anno in corso.
Considerando complessivamente le modifiche apportate dal D.Lgs. n. 158/2015 alla materia penale tributaria, va evidenziato come alcune risultino più favorevoli al contribuente rispetto al passato (rendendosi, di conseguenza, applicabili, in virtù del principio del favor rei previsto dall’art. 2 c.p., anche con riferimento alle dichiarazioni presentate o che avrebbero dovuto essere presentate prima del 22 ottobre 2015); altre, di contro, comportano un inasprimento del regime sanzionatorio penale tributario e, pertanto, si rendono applicabili a partire da tale data.
Nel presente approfondimento si evidenzieranno le modifiche applicabili anche per il passato e quelle, invece, operanti solo a partire dalla data di entrata in vigore del decreto di revisione, con riferimento ai delitti dichiarativi.