Reati tributari e riciclaggio

È assai dibattuto in Italia il tema dell’estensione della punibilità per “riciclaggio”,anche per gli autori o concorrenti nella commissione dei reati-presupposto, da attuarsi attraverso l’elisione della clausola di riserva la quale, nella vigente versione dell’art. 648-bis c.p.,esclude, appunto, la punibilità di chi abbia concorso nel reato-fonte.
Prescindendo da valutazioni sull’opportunità/necessità dell’adozione di tale misura, ritengo, in questa sede, particolarmente interessante analizzare gli effetti che detta misura è suscettibile di determinare soprattutto nei casi in cui i reati-fonte siano quelli tributari di cui al Decreto Legislativo n. 74 del 2000, tenuto conto che tale circostanza si verifica con una certa frequenza1.
Alla luce di tale premessa, il percorso logico che intendo tracciare nel presente intervento partirà dall’evoluzione storica che ha portato all’attuale assetto del reato di “riciclaggio” per poi proseguire nell’analisi dei punti di forza e di debolezza delle contrapposte tesi, una favorevole, l’altra contraria, alla riconducibilità dei delitti fiscali disciplinati dal Decreto Legislativo n. 74 del 2000 nel novero dei reatipresupposto del riciclaggio.