2 maggio 2011

Previdenza complementare

Speciale Dichiarazioni N. 39-2011

La previdenza complementare è stata oggetto di una importante riforma che è entrata in vigore dal 1° gennaio 2007, con l’intenzione di sviluppare le forme pensionistiche integrative complementari, al fine di integrare la pensione ordinaria e consentire il mantenimento di un
tenore di vita adeguato dopo il pensionamento. La previdenza complementare ricomprende le forme di previdenza ad adesione volontaria attuate mediante fondi negoziali, fondi pensione aperti, forme pensionistiche individuali di tipo assicurativo. Si ricorda che il finanziamento delle forme di previdenza complementare, avviene mediante il versamento dei contributi alle stesse. Per imprenditori e professionisti, il finanziamento si realizza mediante contribuzione a proprio carico, diversamente per i lavoratori dipendenti e per i titolari di rapporti di collaborazione, il finanziamento è attuato mediante il versamento di contributi a carico del lavoratore e del datore di lavoro committente. Nei righi del 730 dedicati alla previdenza complementare, vanno indicati i contributi versati alle forme pensionistiche complementari, relativi sia fondi negoziali sia a fondi individuali. Tali contributi sono deducibili dal reddito complessivo per un importo non superiore a 5.164,57 euro.
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Previdenza complementare - Speciale Dichiarazioni N. 39-2011
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