Novità nel campo delle dichiarazioni dei redditi: si chiama Quadro T ed è un’aggiunta al Modello 730, pensata per rendere più semplice la vita a chi ha avuto qualche guadagno da criptovalute, azioni, fondi o comunque investimenti digitali. Il Quadro T dovrebbe aiutare a regolamentare chi non ha una…
Cos’è esattamente il Quadro T?
Il Quadro T è un nuovo spazio all’interno del Modello 730, pensato per chi ha avuto delle plusvalenze, cioè dei guadagni, da investimenti. Prima, chi si trovava in questa situazione doveva usare il Modello Redditi Persone Fisiche, considerato da molti più complicato.
Ora, invece, questi contribuenti potranno continuare a usare il 730, aggiungendo questa nuova sezione. Una semplificazione importante, soprattutto per chi fa investimenti in modo saltuario, come piccoli risparmiatori, lavoratori dipendenti o pensionati.
Perché potrebbe essere utile?
Chi ha provato a dichiarare guadagni da criptovalute o fondi sa che non è facile. Il Quadro T dovrebbe rendere tutto più semplice e anche più veloce, magari riducendo i tempi per ricevere eventuali rimborsi.
In più, verrà incluso nella dichiarazione precompilata sul sito del Fisco. Chi ha SPID, CIE o CNS potrà accedere e trovare alcuni dati già inseriti. Ma non tutto sarà precompilato, quindi bisogna comunque controllare bene.
Cosa serve per compilarlo?
Per usare correttamente il Quadro T, bisogna avere a portata di mano le certificazioni delle banche o piattaforme usate per investire, e un riepilogo delle operazioni fatte durante l’anno. In sostanza: una novità che sembra promettere semplificazioni, ma che comunque richiede attenzione.
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