20 marzo 2025

Chat tra colleghi, licenziamento di chi insulta e minaccia

GiusLavoro n. 11 - 2025

Autore: Paola Mauro
Secondo la Corte di cassazione, l’azienda non può licenziare il dipendente che ha rivolto commenti offensivi, denigratori, minatori e razzisti al superiore gerarchico nell’ambito di una chat “ristretta” di WhatsApp, perché in tal caso sussiste il diritto alla segretezza e riservatezza della corrispondenza privata (art. 15 Cost.).

Indice argomenti

  • Il principio di diritto
  • Il caso: messaggi vocali sul team leader
  • WhatsApp è annoverabile tra i mezzi di comunicazione riservata
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  • Offese su WhatsApp. No al licenziamento (PDF) (241 kB)
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