Italia-Slovenia-Australia. Ok alla totalizzazione multipla

Premessa – A decorrere dal 1° gennaio 2004 è possibile applicare la totalizzazione multipla (cioè la possibilità di sommare i contributi versati in Paesi terzi che risultano legati a loro volta da analoghi accordi internazionali sia all’Italia sia all’altro Stato contraente), fra l’Italia, la Slovenia e l’Australia. A chiarirlo è l’INPS con il messaggio n. 5032 a seguito di un quesito avanzato in merito alla disciplina della totalizzazione multipla tra Paesi terzi.

Accordo italo-sloveno – Dapprima, l’Istituto previdenziale richiama l’Accordo italo-sloveno il quale prevede che, al fine del raggiungimento dei requisiti contributivi previsti per il diritto a pensione, permane la “totalizzazione” dei periodi assicurativi italiani e sloveni con quelli risultanti in Stati terzi legati sia all’Italia che alla Slovenia da distinte convenzioni di sicurezza sociale che prevedano la totalizzazione dei periodi di assicurazione.

Convenzione di sicurezza sociale – Successivamente, è intervenuta la Convenzione di sicurezza sociale con l’ex Jugoslavia, entrata in vigore il 1.1.1961 fino al 1.5.2004, data di entrata della Slovenia nella Unione europea. Con l’Australia invece, la Repubblica di Slovenia ha firmato l’Accordo di sicurezza sociale, entrato in vigore il 1.1.2004, che prevede, tra l’altro, la totalizzazione dei periodi contributivi e più specificatamente, all’art. 10, comma 4, la “totalizzazione multipla” dei periodi contributivi maturati in Stati terzi legati sia alla Slovenia che all’ Australia da convenzioni di sicurezza sociale.

Ok alla totalizzazione – Ciò detto, dal 1° gennaio 2004 data di entrata in vigore dell’Accordo di sicurezza sociale tra la Slovenia e l’Australia, può essere applicata la totalizzazione multipla tra i periodi contributivi italiani, sloveni e australiani.