8 ottobre 2024

Il variegato mondo dei benefit aziendali

Un viaggio curioso alla scoperta delle forme di welfare più strane e a volte assurde messe in campo dalle aziende per favorire i propri dipendenti

Autore: Germano Longo
Anche se i “fringe benefit” – o benefit aziendali – sembrano una conquista recente dei lavoratori, la loro storia affonda nel passato.

Uno dei primi esempi di cui si ha traccia certa risale al Settecento, quando Re Carlo di Borbone decide di assegnare un’abitazione a tutti i lavoratori di una seteria di Salerno, aggiungendo un bonus gratuito per la scuola alle famiglie con figli. Negli anni Sessanta il fenomeno aumenta con la nascita dei cosiddetti “villaggi degli operai”, interi quartieri nati in fretta e furia alle periferie delle grandi città del nord per dare un tetto agli operai che arrivano dal Sud.

In Italia, uno degli esempi più illuminati resta quello di Adriano Olivetti, che dal dopoguerra stabilisce una serie di benefit per i propri dipendenti che comprendono asili nido, biblioteche, ristorazione e presidi medici. A questo si aggiungono sostegni alla maternità e al lavoro femminile, più l’istruzione professionale dei dipendenti.

Oggi, il concetto di fringe benefit ha allargato i propri confini entrando sempre più nella definizione di “compensi in natura” in quanto non prevedono mai l’erogazione di denaro, ma di beni e servizi offerti dal datore di lavoro. Una forma di sostegno che, secondo i dati dell’Osservatorio Welfare 2024 di Edenred, è sempre più apprezzata e al tempo stesso incoraggiata dalle istituzioni, che incentivano le iniziative con soglie di esenzione passate da 258 a 600 euro per poi assestarsi quest’anno in 1000 euro per tutti i lavoratori dipendenti che diventano 2000 per chi ha figli a carico. Mentre l’idea per il prossimo anno è di stabilire una soglia che sia uguale per tutti, evitando disparità che possano creare malcontenti diffusi.

Ma la curiosità è che i fringe benefit non sono gli stessi ovunque, anzi, cambiano in base a cultura, esigenze e fuso orario. La “Glassdoor”, un portale di ricerca lavoro, ha realizzato una curiosa ricerca intorno al mondo, scoprendo che non sempre coincidono con la classica tripletta: auto aziendale, i ticket per il pranzo e settimana corta.

Il titolo di benefit più curioso, insolito e originale spetta alla “Numerai”, un hedge found di San Francisco specializzato nello sviluppo dell’IA, che ai propri dipendenti offre la possibilità di essere congelati criogenicamente dopo la morte. Ma in fatto di originalità non scherza neanche la “Whiteline Group”, agenzia di marketing thailandese che assicura ore di permessi aggiuntivi per dedicarsi agli appuntamenti rimediati su “Tinder”, celebre App per chi è in cerca di conoscenze e amicizie nuove. Ma un posto sul podio spetta anche la “Patagonia”, marchio di abbigliamento outdoor californiano che permette ai propri lavoratori pause per dedicarsi al surf, seguito dalla “Genentech”, azienda biotecnologica, che a tutto il resto include il lavaggio auto.

All’elenco non manca neanche il colosso “Google” che nell’elenco dei numerosi benefit concessi – dalle cure dentistiche alle visite mediche alla lavanderia - comprende il taglio di capelli gratuito direttamente nel salone di bellezza aziendale creato nel difficile periodo della pandemia, quando barbieri e parrucchieri erano chiusi e le chiome selvagge crescevano. Restando nel perimetro di chi si preoccupa della forma fisica dei propri dipendenti, merita un accenno anche la “Novo Nordisk”, un’azienda farmaceutica danese che offre in modo gratuito ai dipendenti particolarmente “in carne” un proprio farmaco dimagrante. In materia non manca chi propone sessioni di Yoga e perfino angoli relax in cui schiacciare un pisolino in orario ufficio.

Non meno curioso il benefit della “Johnson & Johnson” e della “Zillow”, la prima nota azienda farmaceutica, la seconda un colosso immobiliare, entrambe statunitensi, che offrono entrambe la possibilità di consegna gratuita del latte materno alle dipendenti in allattamento costrette ad allontanarsi da casa per questioni di lavoro.

Per chiudere con uno dei benefit più singolari in assoluto: la copertura totale delle spese offerta dalla banca d’affari “Goldman Sachs” ai dipendenti che desiderano cambiare sesso.
 © FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy