9 giugno 2021

Commissione Ue: “al via i primi Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza nella prossima settimana”

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso del proprio intervento in plenaria a Strasburgo, ha reso noto, che nella prossima settimana, l’Ue avvierà i primi Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR). Di conseguenza, evidenzia una significativa rapidità nella valutazione di tali piani, in modo da presentarli al Consiglio Ue, che dovrà accettarli entro un mese dalla proposta.

Tra l’altro, ha esplicato che i fondi saranno erogati nelle prossime settimane, sottolineando che ad oggi sono stati presentati 23 piani, il che rappresenta l’opportunità per i cittadini europei, di vivere in una società sostenibile, digitale e resiliente.

Per quanto concerne l’Italia, il commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn, ha esplicato che nell’eventualità in cui il piano italiano dovesse essere tra i primi approvati, entro il mese di luglio dovrebbe ricevere il 13% di prefinanziamenti, pari a 25 miliardi di euro, e di conseguenza, avrebbe la possibilità di coprire il finanziamento del Recovery fund. Nell’eventualità, in cui, molti altri Paesi, siano idonei a ricevere il prefinanziamento, si potrebbe verificare un’erogazione pro-rata del denaro, per poi concludere il pagamento nel mese di settembre. Tale ipotesi, però, risulta essere alquanto improbabile. Dalle parole del commissario, emerge un atteggiamento fiducioso, in quanto a coloro che hanno inviato il PNRR a Bruxelles, entro il mese di aprile, nel pieno rispetto del regolamento, dovrebbero essere erogati, a breve, i finanziamenti.

Il vice presidente dell’esecutivo europeo, Valdis Dombrovskis, rende noto che nonostante l’accelerazione nella valutazione dei piani, l’erogazione dei fondi dipende, soprattutto, dal rispetto delle condizioni del regolamento per ricevere i finanziamenti. La Commissione sarà particolarmente attenta per garantire tale rispetto e non approverà i piani che non rispettano il 37% e il 20% per le spese per clima e digitale, quelli che in cui le misure non rispettino il principio del “nessun danno significativo”, e infine quelli non in linea con le raccomandazioni specifiche per Paese. D’altra parte, esplica l’obiettivo finale dei piani, ovvero è fondamentale che ogni piano includa delle politiche idonee per Next Generation Eu, in particolare, dunque, riforme del mercato del lavoro, dell’istruzione e della formazione.

In conclusione, il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, ha confermato la necessità che i piani adottino delle misure adeguate per la transizione verde in modo da rispettare la strategia di transizione climatica, definita dall’Ue attraverso il Green deal. Una somma significativa di denaro comune, dunque, sarà indirizzata sulla transizione verde e la rivoluzione digitale. Si necessità, però, di investimenti privati per mobilitare la transizione verde.
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