Il Recovery Plan italiano è stato approvato dalla Commissione di Bruxelles al seguito di un’attenta valutazione che permetterà all’Italia di ricevere le risorse europee.
Nel dettaglio, il Piano adempie totalmente agli 11 criteri di valutazione della Commissione:
- Impatto duraturo delle misure;
- Coerenza con le raccomandazioni specifiche per Paese;
- Tappe e obiettivi di riforme e investimenti chiari e realistici;
- Soddisfazione dell’obiettivo del 37% di spesa per il clima e del 20% per il digitale;
- Rispetto del principio di non danno significativo;
- Adeguato meccanismo di controllo e verifica;
- Plausibilità delle informazioni sui costi.
La Commissione attribuisce ad ogni criterio in esame dei voti che vanno da A a C. La votazione dell’Italia è positiva, infatti ha ricevuto 10 A e una sola B, in merito alla questione dei costi, ma nessun Paese, fin ora, ha ricevuto un voto pieno su tale punto. Inoltre, il Pnrr italiano è stato definito coerente ed efficace, in grado di migliorare la situazione economica e sociale.
L’Italia, dunque, entro il mese di luglio dovrebbe ricevere la prima parte delle risorse europee pari a 25 miliardi di euro. Il percorso dei Pnrr, però, non si completa con il via libera della Commissione europea. Tale valutazione, infatti, dovrà essere presentata come proposta al Consiglio europeo, e, nel caso di esito positivo, la Commissione potrà concludere la convenzione di finanziamento o di prestito con lo Stato interessato.