17 giugno 2021

Europa verso la normalità: abolizione di mascherina e coprifuoco

Molti Paesi europei sono in procinto di allentare le misure restrittive e di procedere alla graduale riapertura delle attività, nel periodo estivo, considerando il miglioramento della situazione epidemiologica. In Francia, per esempio, dalla giornata odierna, non vige l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e dal 20 giugno sarà eliminata la misura del coprifuoco. Il premier Jean Castex, tuttavia, sottolinea che continueranno ad essere vietati i raduni, i luoghi affollati, lo stadio, situazioni, dunque, in cui potrebbero crearsi degli assembramenti.

Il ministro della Salute, Olivier Veran, in occasione di un’intervista a Bfmt Tv, ha reso nota l’intenzione di riaprire le discoteche, nel mese di luglio, poiché alla mancata riapertura, conseguirebbero delle feste organizzate dai giovani in contesti poco consoni, che rappresenterebbero un pericolo dal punto di vista sanitario. D’altra parte, il capo del governo francese, ha sottolineato come il calo di contagiati, vittime e pazienti ricoverati in terapia intensiva, permetta finalmente un ritorno verso la normalità.

In Austria, la situazione risulta essere la medesima, infatti i dati sono migliori del previsto, tant’è che dal 1 luglio sarà abolito il coprifuoco e il governo darà il via libera all’organizzazione di grandi eventi sportivi e culturali e alla riapertura delle discoteche. Inoltre, da inizio luglio, sui mezzi pubblici, all’interno dei luoghi pubblici, nei negozi e nei musei, si potrà entrare utilizzando una mascherina chirurgica e non obbligatoriamente una dispositivo Ffp2. Dal 22 luglio ci saranno altre riaperture, ma nonostante ciò, i maggiori di 12 anni dovranno essere vaccinati, guariti o risultare negativi ad un tampone.

In Germania, la costante diminuzione dei contagi, consente di eliminare l’obbligo di indossare la mascherina nelle scuole, e permette di organizzare, nuovamente, fiere e feste popolari e di vendere alcoolici, nella notte, a Berlino. La prudenza, però, rimane sempre alta, a causa dei rischi rappresentati dalle varianti presenti nel Regno Unito. In particolare, nel Baden-Wruttenburg, tra una settimana, gli studenti non saranno vincolati all’utilizzo della mascherina, in assenza di contagi per due settimane e se nella regione, l’incidenza rimane sotto i 35 contagi ogni 100 mila abitanti. Da lunedì 21 giugno, identica situazione in Renania Palatinato, in Baviera, invece, non sarà necessario indossare la mascherina nei cortili scolastici, mentre a Brema e nel Saarland, cade l’obbligo di indossare la mascherina in aula, sia per studenti che per insegnanti. Nella capitale si potranno organizzare eventi all’aperto con massimo 1000 partecipanti, mentre al chiuso la soglia massima di partecipanti è di 250. Nei mezzi di trasporto pubblici, vigerà l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 e di rispettare il distanziamento sociale.
Dal 29 giugno le riaperture potrebbero moltiplicarsi, in Brandeburgo, infatti, non sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto, rimane l’obbligo nei negozi e sull’autobus, e dovrebbero riaprire anche le discoteche.

In Svizzera, teoricamente, dal 28 giugno dovrebbe essere revocato l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e sul posto di lavoro, dovrebbe aumentare a 6 il numero di persone consentito per tavolo nei ristoranti e dovrebbero riaprire le discoteche, esclusivamente per coloro in possesso di un certificato Covid, il 23 giugno sarà concordata la decisione definitiva.

Infine, l’attenzione ricade sul Giappone, che tra meno di un mese ospiterà le Olimpiadi a Tokyo e dal 20 giugno dovrebbe essere revocato lo stato d’emergenza. Il premier giapponese, Yoshihide Suga, ha reso noto che le restrizioni che resteranno in vigore nella capitale e in diverse altre zone fino all’11 luglio, si riferiscono alla vendita di alcolici e all’orario di apertura di bar e ristoranti.
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