Prosegue la dinamica congiunturale positiva del fatturato dell’industria, con l’indice destagionalizzato che segna un massimo storico, toccando il livello più elevato dall’inizio della serie storica corrispondente a gennaio del 2000. Questo è quanto emerge dagli ultimi dati pubblicati dall’Istat sul fatturato dell’Industria corrispondente al mese di luglio 2021.
Già nel mese di giugno era stato registrato un aumento congiunturale del 3,1%. In particolare, dalle statistiche, nel mese di luglio, risulta una crescita dello 0,9 per cento al netto dei fattori stagionali. Uno degli elementi determinanti l’incremento su base mensile è stato l’andamento positivo sul mercato interno (+1,7%) mentre, al contempo, si rileva un moderato calo su quello estero (-0,8%).
Anche su base trimestrale l’indice complessivo è cresciuto del 4,4 per cento rispetto al trimestre precedente, con una crescita più marcata nel mercato estero (+ 5,8%).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni strumentali (+4,8%) e per l’energia (+3,6%). In merito, ricordiamo che i beni strumentali includono, tra gli altri, la fabbricazione di macchine e motori, di strumenti e apparecchi di misurazione e controllo e, la fabbricazione di autoveicoli. L’energia, invece, include l’industria estrattiva di materie prime energetiche (petrolio, gas naturale, lignite) e l’industria di raffinazione.
Al contempo, una lieve riduzione è stata registrata per i beni intermedi (-1,2%) e per i beni di consumo (-0,9%), tra i primi sono inclusi la fabbricazione di prodotti chimici, di metalli e prodotti in metallo, la fabbricazione di apparecchi elettrici, l’industria del legno e la fabbricazione dei tessuti. I beni di consumo, invece, possono esser durevoli e non durevoli includendo, tra gli altri, la fabbricazione di apparecchi per uso domestico, la fabbricazione di mobili, motocicli, la produzione, la lavorazione e la conservazione di prodotti alimentari e bevande, alcune industrie tessili e la fabbricazione di prodotti farmaceutici.
Il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 19,1% (+19,0% sul mercato interno e +19,2% su quello estero). Precisiamo che l’indice fatturato misura l’andamento nel tempo dell’ammontare delle vendite e delle imprese industriali, limitatamente alle attività economiche estrattive e manifatturiere.