28 giugno 2021

GB, il nuovo business dei furti: le marmitte delle auto

La crisi delle materie prime ha scatenato bande che fanno razzie di marmitte dalle auto in sosta. L’obiettivo, ricavare e rivendere i tre preziosi metalli interni: platino, palladio e rodio

Autore: Redazione Fiscal Focus
“La seconda volta che è successo hanno preso di mira una dozzina di veicoli parcheggiati sulla stessa strada durante la notte - ha denunciato uno dei proprietari – si tratta di bande formate a tre o quattro elementi capaci di diventare assai violente: un mio amico che ha tentato di fermarli è stato picchiato furiosamente”.

Rubare l’auto completa non è più conveniente. Dal Regno Unito si fa strada un nuovo tipo di furto: le marmitte catalitiche delle auto. Bastano pochi secondi e una piccola sega elettrica.
In genere, le vittime si accorgono del furto il mattino successivo, quando mettendo in moto l’auto sentono un forte suono metallico. Dall’altra parte della Manica è un fenomeno che negli ultimi due anni è aumentato di oltre il 100%: è considerato l’ultimo fiorente business di bande internazionali di criminali in grado di ricavarne i metalli preziosi interni, come platino, palladio e rodio.
Il costo per sostituire una marmitta dipende dal modello dell’auto, dalle dimensioni del dispositivo e dalla quantità di metalli interni: si va da 230 a 700 euro circa.

I dispositivi sono montati sulla maggior parte degli impianti di scarico delle auto con motori a combustione interna: attraverso una spugna catalitica convertono gli idrocarburi incombusti, gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio in anidride carbonica, acqua e azoto.
Di recente, i prezzi dei metalli usati per fabbricarli sono aumentati a causa della forte domanda e dell’offerta limitata. Il Sudafrica, una dei Paese che rappresenta la principale fonte di approvvigionamento dei metalli preziosi, nel corso dell’ultimo anno ha subito una serie di blocchi che si sono trasformati in un’interruzione a singhiozzo del mercato. “Una situazione che ha acceso la fantasia del crimine organizzato - commenta Edmund King, presidente dell’Automobile Association - ormai prendono di mira tutti i tipi di posti dove possono trovare numerose auto parcheggiate: ospedali, centri commerciali, aeroporti. Non hanno risparmiato neanche un forno crematorio e il parcheggio di una prigione. La preda più ghiotta sono i veicoli come pick up: poiché usano più carburante, devono avere più elementi come il platino nei loro convertitori catalitici”.

Le forze dell’ordine indagano, ma sanno che non sarà facile smantellare un traffico che affonda radici chissà dove. La polizia metropolitana di Londra ha rivelato che lo scorso marzo ha organizzato un blitz contro una rete della criminalità organizzata in cui sono stati coinvolti più di 500 agenti, un’operazione conclusa con l’arresto di 15 persone legate ai commercianti di rottami metallici che usano i container per spedire merci in Africa.

A rimetterci, oltre agli automobilisti, sono le compagnie assicurative, che chiedono leggi più severe per scoraggiare i criminali. “Tutto ciò che il governo e la polizia possono fare per identificare qualsiasi scappatoia nella legislazione esistente, rendendo più difficile per i criminali vendere queste parti, diventa fondamentale”.
La polizia consiglia ai proprietari di auto di parcheggiare in zone coperte da telecamere di sicurezza, o addirittura di montare una gabbia metallica a protezione del convertitore catalitico. Per l’ispettore capo Stanyer, anche i produttori di auto dovrebbero fare la loro parte: “Sarebbe già di grande aiuto se quelle parti fossero contrassegnate in modo indelebile già dalla fabbrica”.
Dalle immagini di telecamere di sicurezza, è stato calcolato che ai ladri sono sufficienti circa 60 secondi e una piccola sega elettrica per tagliare un catalizzatore e fuggire.

L’unica consolazione è che si tratta di un fenomeno destinato a scomparire con l’avvento delle auto elettriche, a cui la marmitta catalitica non serve.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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