11 luglio 2024

Grazie agli incentivi, il mercato dell’auto respira

Sono più di 160mila le nuove immatricolazioni registrate nel mese di giugno, con la quota delle auto elettriche salita al 9%. Ma restano ancora lontani volumi del 2019

Autore: Germano Longo
Un alito di vento fresco sulla calura che da tempo opprime il mercato dell’auto: grazie ai nuovi incentivi, la brusca frenata di maggio è stata in parte assorbita dal mese di giugno, che si è chiuso con autentico “boom”, come non ne vedevano da tempo.

Si parla del +15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 160.046 nuove immatricolazioni.

Numeri che danno una mano anche alle vendite totali dei primi sei mesi dell’anno, secondo i dai del Ministero dei Trasporti chiusi con 886.386 auto, ovvero il +5,3% considerando l’identico semestre del 2023, ma ancora inferiori del 18,2% rispetto al 2019 e agli anni pre-pandemia.

In compenso, a salire è la quota delle auto elettriche, che mette a segno un +9% grazie alla nuova tornata di incentivi scattata il 3 giugno scorso e andata esaurita nel giro di poche ore per il gran numero di pre-ordini raccolti dai concessionari a partire dallo scorso gennaio, quando erano stati annunciati. Nel dettaglio, un po’ respiro per i marchi Jeep (+3,95%), Fiat (+29,99%), Renault, (+42,60%), Citroen/DS (+67,26%) e Tesla, che mette a segno un record assoluto con +185% rispetto allo scorso anno. La crescita si fa sentire nei conti del gruppo “Stellantis” che in base alle elaborazioni Dataforce nel mese di giugno ha immatricolato 48.254 nuove auto, l’11,3% in più dello stesso mese del 2023, con una quota di mercato che cala al 30,1% perdendo un ulteriore punto percentuale. Nel primo semestre 2024 le auto vendute dal gruppo sono 283.642, in crescita dell'1,5% sullo stesso periodo dell'anno scorso. La quota è pari al 31,9% a fronte del 33,2% del 2023, con il piccolo record di Jeep Avenger, il suv più venduto in Italia nella prima metà dell’anno.

Grazie ai nuovi incentivi le Bev (full-electric), conquistano l’8,3% del mercato, mentre le Phev (ibride) non superano una quota di mercato del 3,5%, valore stabile rispetto a maggio, ma in calo dell’1,9% sul 2023. Per finire con le Hev (ibride non ricaricabili) che nel mese incrementano del 27,2% con una quota del 38,4%. Aumentano del 6,9% anche le vendite di auto a benzina e calano del 18,3% quelle diesel. In totale, le auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 60,4% del mercato, con volumi in crescita del 31% rispetto a quelli di giugno 2023.

“Sussidi alle elettriche che sono risultati particolarmente graditi dal pubblico – commenta Gian Primo Quagliano, numero uno del Centro Studi Promotor di Bologna - anche perché arrivano fino ad un massimo di 13.750 euro, che è una cifra superiore alla metà del prezzo delle auto elettriche più economiche attualmente offerte sul mercato italiano. L’eccezionale successo degli incentivi all’auto elettrica ha ribaltato la situazione perché, a fronte dell’esaurimento in un solo giorno dei fondi per incentivi alle elettriche, a distanza di un mese è ancora disponibile il 23% dello stanziamento per le auto ibride plug-in e il 45% dello stanziamento per le auto tradizionali con emissioni da 61 a 135 gr/km di CO2 per un totale di 247 milioni. Va segnalato che sarebbe opportuno dirottare gli stanziamenti residui per le auto ibride e tradizionali con emissioni di CO2 contenute, che non risultano oggi particolarmente graditi, per rifinanziare gli incentivi per le auto elettriche”. Secondo un sondaggio realizzato dal Centro Studi Promotor presso i concessionari, è emerso che per il 53% degli interpellati il volume degli ordini resta generalmente basso, mentre l’affluenza di visitatori è scarsa per il 56% e un ulteriore 31% si attende mesi di mercato asfittico.

Soddisfatto Michele Crisci, presidente “Unrae” (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), secondo cui “i 240 milioni di fondi residui già stanziati per gli incentivi, possano prontamente essere resi disponibili dal governo, per favorire la transizione energetica e ridurre il gap con i mercati più evoluti”.

Gli fanno eco da una parte Massimo Artusi, presidente di “Federauto” (Federazione Italiana Concessionari Auto), che ricorda “Circa il 33% degli acquirenti interessati all'acquisto di un'auto elettrica Bev è rimasto senza incentivi”, e dall’altra Roberto Vavassori, presidente “Anfia” (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica): “Auspico che l’andamento delle vendite possa mantenersi positivo anche nei prossimi mesi, così da controbilanciare la fisiologica riduzione dei volumi tipica dei mesi estivi, e che possa contribuire, soprattutto, a una crescente diffusione delle nuove tecnologie green e una più rapida sostituzione dei vecchi veicoli in circolazione”.
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