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Guerra Israele-Hamas, quali rischi per i prezzi di gas, energia elettrica e benzina?

Le ripercussioni economiche della guerra

Autore: Valentina Vitale
Il conflitto scoppiato in Israele rischia di avere ripercussioni per le tasche degli italiani. Quali sono i rischi per un rialzo dei prezzi di energia elettrica, gas e petrolio, che già nell’ultimo anno hanno subito sovrapprezzi importanti?

Le bollette - Ci sono diverse ipotesi… Assoutenti ha stimato un incremento delle bollette di luce e gas del 15% in media, la spesa totale per le forniture energetiche potrebbe volare a 2.405 euro annue a nucleo famigliare, con un incremento di 314 euro rispetto allo scorso anno. In particolare, il gas aumenterebbe di 199 euro, per un totale di 1.526 euro annue, e l’energia elettrica di 115 euro per un totale di 879 euro annue.

Il presidente di Nomisma, Davide Tabarelli, rassicura che al momento non ci sono stati aumenti né sono previsti, anzi il petrolio ad esempio è in discesa, ma sicuramente “Se la guerra fosse lunga e allargata al Golfo Persico, il rialzo dei prezzi potrebbe essere senza fine, con ipotesi estreme di 150 dollari al barile di greggio e di 2,5 euro al litro di benzina”.

Gli approvvigionamenti del gas - Al momento, non sembra che ci siano dei rischi per gli approvvigionamenti del gas in misura simile a quella provocata dall’attacco della Russia contro l’Ucraina.

Nonostante il ruolo crescente svolto da Israele nella produzione di gas (riserve accertate sono passate dai 780 miliardi di metri cubi del 2012 ai 1.087 mld di mc nel 2022) i giacimenti israeliani esportano soprattutto nei vicini Egitto e Libano.

Al momento è stata decisa da Tel Aviv solo la chiusura precauzionale del giacimento di gas metano offshore Tamar, operato da Chevron Corporation, che esporta gas verso l'Egitto e la Giordania e alimenta i consumi domestici di Israele, scelta persa, poiché il giacimento si trova di fronte alle coste israeliane, a circa 25 km al largo di Ashdod, ed è dunque potenzialmente raggiungibile dai razzi che Hamas sta lanciando dalla striscia di Gaza.

Insomma, le conseguenze di ripercussioni per l’Italia, al momento, sono molto deboli.

Consigli ai consumatori - Il consiglio che possiamo dare ai consumatori, al momento, visto che il prezzo del petrolio scende e scenderà ancora, è quello di fare il pieno benzina della propria auto tra domani e dopodomani sera, quando il calo dei prezzi raggiungerà anche le pompe di benzina. Per l’energia elettrica e il gas, invece il consiglio è solo uno e va sempre bene: consumare di meno… ma ormai sembra che siamo diventati esperti nel farlo poiché quando l’anno scorso abbiamo toccato il picco massimo di aumenti siamo riusciti a cambiare drasticamente le nostre abitudini di utilizzo di riscaldamento e energia ottenendo un risparmio sulle nostre spese.
 © FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata

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