18 giugno 2021

Habemus green pass: dopo prime disposizioni e vari stop del garante viene firmato il testo definitivo

Autore: Barbara Garbelli
Il presidente del Consiglio ha firmato in data 17 giugno 2021 il decreto che definisce le modalità di rilascio delle Certificazioni verdi digitali Covid-19 che «faciliteranno la partecipazione ad eventi pubblici, l’accesso alle strutture sanitarie assistenziali (Rsa) e gli spostamenti sul territorio nazionale».
Con la firma del Dpcm si realizzano le condizioni per l’operatività del Regolamento europeo sul Green Pass, che avrà effetti e garantirà piena libertà di movimento sul territorio dell’Unione a partire dal prossimo 1 luglio.

A cosa serve il green pass?
Come premesso, il green pass serve per visitare gli anziani nelle case di riposo (Rsa) e per partecipare (già dallo scorso 15 giugno) a banchetti di nozze e unioni civili e ai rinfreschi per battesimi e comunioni. Serve anche per presenziare a eventi sportivi, fiere, convegni e congressi. Probabilmente verrà richiesto anche per partecipare a eventi e concerti (sul territorio nazionale) con capienza maggiore di quella ora consentita e per spostarsi tra le regioni che dovessero tornare in fascia arancione o rossa.

Come si ottiene il certificato?
Il governo ha previsto più canali, con o senza identità digitale, per ottenere il documento.

Il sito www.dgc.gov.it è già operativo e tutte le certificazioni già ad oggi distribuite saranno disponibili entro il 28 giugno.

Già nei prossimi giorni i cittadini riceveranno via email o sms una notifica da parte del Ministero della Salute in relazione alla disponibilità del vaccino ed il messaggio ricevuto conterrà un codice di autenticazione e brevi istruzioni per recuperare la certificazione.

Dopo essersi collegati al sito, con accesso tramite identità digitale (Spid/Cie) oppure con Tessera Sanitaria (o con il Documento di identità se non si è iscritti al SSN), in combinazione con un codice univoco ricevuto sempre nell’email o nel sms, si potrà scaricare la certificazione.
Ma il formato digitale non sarà l’unica modalità per recuperare il pass: medico di base, pediatra o farmacia avranno un ruolo attivo nella gestione del pass cartaceo.

Riassumiamo le modalità di accesso:
  • da soli tramite il sito
  • tramite app
  • con l’aiuto del medico o del farmacista

Quando sarà disponibile il green pass?

La certificazione verde sarà disponibile a fine giugno.

Quelle relative alle vaccinazioni effettuate fino ad oggi verranno generate in automatico entro il 28 giugno. Per un periodo transitorio, fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità della certificazione verde italiana ed europea.

Quanto dura il certificato e potrà essere revocato?
  1. Certificato per vaccinazione: è valido a partire dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose e fino alla data della seconda dose.
  2. Da quel momento, la certificazione è valida per ulteriori 9 mesi.
  3. Certificato per avvenuta guarigione: è valido per sei mesi dalla data di fine isolamento.
  4. Certificato per test antigenico o molecolare con esito negativo: è valido per 48 ore dal tampone, ovvero dal momento del prelievo del materiale biologico.

Il certificato sarà revocato in caso di infezione da Covid19: a positività al virus, infatti, verrà immediatamente registrata nella banca dati e questo comporterà l’annullamento del pass.

Chi può controllare il certificato?
Tendenzialmente saranno forze dell’ordine e i pubblici ufficiali.
Tuttavia nel caso di banchetti di nozze o all’ingresso di un evento artistico, sportivo o, quando verranno riaperte, davanti alle discoteche, avranno diritto di controllare la documentazione i gestori e gli eventuali covid manager nominati.
Questo implica che non sarà facoltà degli albergatori richiedere il pass, come specificato dal ministro Speranza.

Sono valide le vaccinazioni fatte all’estero?
Chi si è vaccinato all’estero, con vaccini riconosciuti dalla Ue, ha diritto al certificato verde purché faccia convalidare i documenti relativi all’immunizzazione dalle autorità nazionali di frontiera o presso le ambasciate e i consolati in Italia del Paese dove si è fatta la vaccinazione.

Con il pass potremo abbandonare le mascherine?
Come spiega il sito del ministero della Salute non può essere garantita la totale eliminazione del rischio di infezione nei vaccinati e in chi ha un tampone negativo o di reinfezione nei guariti, anche a causa della circolazione delle varianti, né può essere escluso il rischio di trasmissione del virus. Anche quando verrà abbandonato l’obbligo della mascherina all’aperto, resterà in vigore quello per gli ambienti al chiuso.

La certificazione verde consente di recarsi negli altri Paesi europei?
La certificazione verde è valida solo sul territorio italiano, mentre dal 1° luglio il green pass europeo sarà valido nei Paesi dell’Unione.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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