La farmacia cambia volto: da attività per l’erogazione di medicinali dove poter chiedere consigli e rimedi contro piccoli problemi quotidiani, misurare la pressione e controllare il peso, a centro integrato di servizi sanitari.
Secondo i risultati emersi dal 6° Rapporto annuale sulla Farmacia italiana, nel 2023 la metà degli italiani ha scelto sempre la stessa farmacia, a testimonianza di un rapporto di fiducia con il farmacista assai simile a quello che si crea con il medico curante.
Al momento, secondo il report, alla propria farmacia di fiducia i circa 4000 intervistati hanno ammesso di aver prenotato farmaci e prodotti (86,5%), o ancora effettuato tamponi per il Covid (76,8%), misurato la pressione (46,3%), prenotato visite ed esami (38,7%) e acquistato preparazioni galeniche (34%).
Dati che mostrano quanto quello dei farmacisti sia un ruolo ancora marginale e invece fondamentale nel supportare i cittadini, soprattutto quelli alle prese con malattie croniche, ma più che altro dati che confortano una norma inserita del DDL Semplificazioni, attualmente al passaggio parlamentare, che apre finalmente ai farmacisti la possibilità di ampliare la propria figura entrando di peso nel servizio sanitario nazionale. Tutto è iniziato in realtà nel 2009, con l’istituzione della “Farmacia dei servizi”, progetto pilota che assegnava a 9 regioni italiane la fase iniziale di test dal 2018 al 2020, ma l’arrivo della pandemia ha mandato all’aria ogni tempistica. Ora, il ministro della salute Schillaci ha annunciato di voler completare la fase di sperimentazione entro il 2024.
L’obiettivo è semplificare quanto più possibile la vita ai cittadini, come richiesto dal PNRR, in questo caso nel tentativo di decongestionare gli ambulatori dei medici di famiglia e offrire ai cittadini un acceso più semplice e rapito a numerose prestazioni sanitarie.
Fra i nuovi servizi l’autorizzazione a somministrare i vaccini agli over 12 previsti dal piano nazionale, compresi quelli contro influenza e Covid, ma anche la possibilità di effettuare test salivari e orofaringei diagnosticare diverse patologie e ancora test per la scelta della terapia antibiotica corretta in caso di infezioni respiratorie. Nella bozza, si specifica che “L’effettuazione da parte del farmacista dei test diagnostici per il contrasto all’antibiotico-resistenza, a supporto del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta ai fini dell’appropriatezza prescrittiva, nonché l’effettuazione da parte del farmacista, nei limiti delle proprie competenze professionali, dei servizi di telemedicina nel rispetto dei requisiti funzionali e dei livelli di servizio indicati nelle linee guida nazionali”.
Non basta ancora: i farmacisti potranno eseguire elettrocardiogrammi, holter pressori e cardiaci, offrendo un servizio di telemedicina e attraverso le farmacie sarà possibile scegliere il proprio medico di famiglia o pediatra, evitando attese e code alle Asl. Per finire, il DDL prevede anche la possibilità di allestire locali separati all’interno della farmacia per l’erogazione dei nuovi servizi, al fine di garantire la privacy ai pazienti.
“L’erogazione dei servizi sanitari in tali locali è soggetta alla previa autorizzazione da parte dell’amministrazione sanitaria territorialmente competente che accerta i requisiti di idoneità igienico-sanitaria dei locali, verifica che questi ultimi ricadano nell’ambito della sede farmaceutica di pertinenza prevista in pianta organica e che siano situati a una distanza non inferiore a 200 metri dalle altre farmacie e dai locali ove sono svolti i servizi sanitari di pertinenza di altre farmacie. La distanza è misurata per la via pedonale più breve tra soglia e soglia.
Inoltre, al fine di consentire ai cittadini un’immediata identificazione dei servizi sanitari offerti nei locali separati, i soggetti titolari di farmacia appongono presso i locali stessi, oltre alla croce verde identificativa della farmacia, un’insegna riportante la denominazione “Farmacia dei servizi” e forniscono informazione sulla esatta identificazione dei soggetti titolari di farmacia che offrono i servizi”.
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