Finché dura lo stato di emergenza si necessita della gratuità del tampone per tutti i lavoratori. È questa la richiesta dei sindacati al Premier Mario Draghi, il quale, però, non sembra esser d’accordo.
Ormai non è più un dubbio, l’intenzione del Governo è quella di estendere l’obbligo del green pass in tutti gli ambiti lavorativi, sia pubblici che privati, ma i sindacati spingono affinché il tampone sia gratuito per tutti i lavoratori, non per sempre ma almeno fino al termine dello stato di emergenza, attualmente previsto per il 31 dicembre 2021.
La motivazione fa riferimento all’eccessivo costo del tampone che il lavoratore è sempre tenuto ad effettuare, ma il Ministro del lavoro Andrea Orlando ha dimostrato la volontà a voler regolarizzare il prezzo. All’incontro tra sindacati e Governo, infatti, erano presenti oltre al Premier e ai segretari generali Cgil, Cisl e UIL, anche i ministri Andrea Orlando, Renato Brunetta, Giancarlo Giorgetti e Roberto Speranza.
Come già detto più volte, la richiesta dei sindacati viene respinta e la motivazione del Governo è ben chiara: autorizzare il tampone gratuito spingerebbe le persone ancora non vaccinate a non fare il vaccino, in quanto, avrebbero la possibilità di fare il tampone in qualsiasi momento e senza effettuare alcuna spesa.
È importante sottolineare che il Governo non ha completamente chiuso le porte, ma si è mostrato disponibile ad alcune ipotesi, tra le quali, quella esposta dal segretario della Cisl che prevede il vicendevole accollarsi del costo attraverso i fondi sanitari integrativi, seguita dalla disponibilità del Governo ad inserire nel decreto una disposizione che vieti il licenziamento del lavoratore.
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