24 luglio 2024

In arrivo il DDL Concorrenza: dehors, assicurazioni e autostrade nel mirino

È uno degli obiettivi da varare entro il prossimo dicembre, pena perdere la settima rata del Pnrr. Nel pacchetto anche i primi tre testi unici del Fisco

Autore: Germano Longo
È il “salva-dehors”, la norma che punta a rendere strutturale gli spazi esterni dei ristoranti, uno dei passaggi più attesi del DDL “Concorrenza”, compreso nei 69 passaggi nevralgici del Pnrr da varare entro il prossimo 31 dicembre per far scattare la settima rata dei denari europei, pari a 18,2 miliardi di euro. Una serie di impegni dell’Italia che da più parti è stata bollata come poco coraggiosa e al “minimo indispensabile”, giusto per non perdere i soldi del Pnrr, malgrado le recenti raccomandazioni giunte da Bruxelles: “L’aumento della concorrenza e il miglioramento della regolamentazione settoriale apporterebbero benefici ai consumatori e migliorerebbero le finanze pubbliche, contribuendo a superare le vulnerabilità dell’Italia in termini di debito pubblico elevato e di debole crescita della produttività”.

Sui dehors, misura varata inizialmente negli anni bui della pandemia per ridurre i rischi di contagio, lo scorso anno la legge sulla concorrenza aveva prorogato al dicembre 2024 il regime semplificato per i tavoli all’aperto. L’idea su cui lavora il Governo, di concerto con l’Anci, il Ministero della Cultura e le sovrintendenze, è di rendere strutturale la possibilità di sfruttare gli spazi esterni concessa ai locali pubblici, anche se con norme più stringenti che riguardano il decoro pubblico, coniugando “la fruizione degli spazi commerciali con quelli culturali e residenziali”.

Fra le misure più attese anche quella che riguarda la portabilità dei dati sulle scatole nere delle auto. In pratica si mette mano al delicato settore delle assicurazioni per favorire la concorrenza snellendo il passaggio fra una compagnia e l’altra, chiamate ad accogliere il trasferimento dei dati delle scatole nere delle altre compagnie almeno per i dati critici. Una norma che al momento lascia assai perplesso il popolo degli automobilisti, nata sventolando il vantaggio economico di uno sconto sulla polizza dal secondo anno che il Governo punta a mantenere anche in caso di cambio di assicurazione, con l’aggiunta di un’ulteriore deduzione di benvenuto compresa tra il 12 ed il 19%.

“La scatola nera è stata introdotta col Codice delle assicurazioni per ridurre le frodi, e ora invece usata prevalentemente per costruire i prezzi delle polizze RC auto rischiando di distruggere il sistema della mutualità tra assicurati - commenta Stefano Mannacio, responsabile assicurativo di Assoutenti - sistemi come la portabilità delle polizze possono essere utili per aumentare la concorrenza tra imprese e la mobilità degli assicurati, ma il problema è che il sistema legislativo che ha introdotto lo strumento della scatola nera è completamente nebuloso.

Ed è mostruoso che in Italia siano installate più scatole nere di quelle montate in tutto il mondo”. Una norma che non piace neanche a Federcarrozzieri: “In tema di legge sulla concorrenza, più che concentrarsi sulle scatole nere, governo e Parlamento farebbero bene ad impegnarsi contro le pratiche scorrette delle imprese assicuratrici che restringono la concorrenza e danneggiano gli assicurati attraverso clausole vessatorie e illegittime”.

Resta in bilico la questione delle concessioni autostradali ed i pedaggi, specie dopo le osservazioni giunte dalla UE rispetto alla bozza inviata da Bruxelles dal dicastero di Matteo Salvini, al lavoro sulla fine dei rinnovi automatici delle concessioni, la revisione delle tariffe con indicazione di un massimale di prezzo e il potenziamento dei controlli sulle opere, con l’obbligo per i concessionari di affidare a terzi tra il 50 ed il 60% di lavori, forniture e servizi.

Nel pacchetto del DDL un capitolo riguarda anche le startup, con l’eliminazione delle norme che impediscono di aprire i mercati ai piccoli imprenditori. Fra le ipotesi l’intervento sui requisiti per ottenere la qualifica di startup e Pmi innovativa previsti dallo “Startup Act” datato 2012, necessari per accedere agli incentivi.

Per finire con la delega fiscale, che proprio nel DDL Concorrenza potrebbe presentare i primi tre decreti legislativi su sanzioni amministrative e penali, tributi erariali minori e giustizia tributaria.
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