Nei mesi estivi il Governo italiano ha lavorato nuovi piani affinché l’imminente stagione invernale non crei nuovi blocchi che sarebbero deleteri non solo economicamente ma anche umanamente per tutta la Nazione.
Vaccini, economia, scuola e politica estera sono i principali temi affrontati durante la Conferenza stampa presieduta dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale, con poche parole chiarisce la posizione della reggenza.
Il vaccino è ormai argomento quotidiano, fortemente discusso tra chi è già in possesso di entrambe le dosi e chi lo rifiuta, meglio conosciuti come NO VAX. Sono proprio per quest’ultimi le dure parole del Presidente che, inizialmente, ribadisce l’invito alla vaccinazione definendolo come un atto verso sé stessi e, di solidarietà e protezione verso gli altri e, successivamente, definisce “odiosa e vigliacca” la violenza dell’ultimo periodo rivolta a soggetti dediti all’informazione e alla scienza.
Un semplice “Sì” è sufficiente per chiarire le prospettive sul futuro obbligo vaccinale, sulla terza dose e sull’estensione del Green pass. L’introduzione dell’obbligo non ha una data precisa ma si avrà nel momento in cui l’Agenzia europea per i medicinali e l’Agenzia italiana del farmaco renderanno il vaccino non più solo un farmaco emergenziale.
In riferimento, l’intervento del Ministro della Salute Roberto Speranza chiarisce che il tanto contrastato obbligo vaccinale “è già disposto da norma primaria per quanto riguarda il personale sanitario. Quindi, in realtà, è già applicato ad un pezzo della nostra società, rappresentando una possibilità che resta potenzialmente alle disposizioni delle istituzioni, del Governo e del Parlamento”. La terza dose, invece, è già in programma e si prospetta un possibile inizio entro la fine del mese corrente con priorità per i soggetti fragili.
Nonostante le opposizioni, il Governo ha già deciso in merito all’estensione del lasciapassare verde. La Cabina di Regia decisamente voluta da Matteo Salvini sarà occasione di discussione sull’espansione del green pass. Il dubbio – chiarisce Draghi – non è “se estendere” ma “a chi estendere”.
Si prospetta che entro la fine del mese di settembre sarà vaccinata una buona percentuale di popolazione, quasi l’80 per cento. I giovani rappresentano la colonna portante dell’andamento della campagna vaccinale, di fatti, i dati dimostrano che la fascia di età tra i 20 e i 29 anni è caratterizzata da un numero molto significativo di vaccinazioni.
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