16 aprile 2025

IRPEF, anno imposta 2023 in positivo: persiste il divario territoriale

Il Sud sempre maglia nera

Autore: Salvatore Cortese
I dati fiscali del 2024 che emergono dalle analisi relative alle dichiarazioni IRPEF e IVA presentate nell'anno d'imposta 2023, e resi noti dal Dipartimento Finanze, segnalano un andamento positivo, seppur in un complesso quadro generale caratterizzato da divari territoriali e settoriali.

Rispetto all’anno di imposta 2022, infatti, i dati pubblicati dicono che sono in crescita sia il valore dei redditi dichiarati che il numero di contribuenti.

IRPEF, in crescita redditi e contribuenti

Dalle analisi pubblicate emerge che sono oltre 42,5 milioni i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IRPEF per l’anno d’imposta 2023, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno di imposta 2022.

In crescita anche il reddito complessivo dichiarato, che ammonta a oltre 1.027,7 miliardi di euro (57,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente, +5,9%) per un valore medio di 24.830 euro.

Divario territoriale: La regione con il reddito medio più elevato (29.120 euro) è sempre la Lombardia, mentre la Calabria registra il valore più basso (18.230 euro).

Tipologie di reddito

I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’84% del totale dichiarato. Tuttavia, il reddito medio più elevato è quello dei lavoratori autonomi, che dichiarano in media 70.360 euro, contro i 23.290 euro dei lavoratori dipendenti e i 21.260 euro dei pensionati.

Crescono, in generale, i valori medi di tutte le tipologie di reddito:
  • reddito d’impresa in contabilità ordinaria (+8,1%);
  • reddito in contabilità semplificata (+6,5%);
  • reddito da partecipazione (+7,2%);
  • reddito da lavoro autonomo (+8,8%);
  • reddito da pensione (+7,6%);
  • reddito da lavoro dipendente (+4,5%).

Imposta netta

Cresce anche l’imposta netta totale, che ammonta a 189,9 miliardi di euro (+9%), con un importo medio di 5.660 euro per oltre 33,5 milioni di contribuenti (pari al 78,8% del totale).

Imposte locali

Anche le imposte locali fanno registrare un dato positivo. Raggiunge infatti i:
  • 15,2 miliardi (+9,6%) l’addizionale regionale IRPEF, con un valore medio compreso tra 290 euro (Sardegna) e 810 euro (Lazio).
  • 6,3 miliardi (+9,1%), l’addizionale comunale, con una media che va da 130 euro nella Provincia di Bolzano a 280 euro nel Lazio.

Dati IVA tra alti e bassi

Sul fronte IVA, sono 4,17 milioni i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione, per un volume d’affari complessivo pari a 4.737 miliardi di euro, in calo del 2,7% rispetto al 2022.

Da segnalare, tuttavia, che alcuni settori registrano significativi aumenti (anche a 2 cifre) del volume d’affari:
  • commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli +19,0%;
  • lavori di costruzione specializzati: +11,1%;
  • industrie alimentari: +6,6%.
L’ammontare dell’imposta dovuta è di 157 miliardi di euro (+9,4% rispetto al 2022), mentre l’imposta a credito è pari a 50,8 miliardi di euro (+0,3% rispetto al 2022).
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