La moda dei monopattini elettrici ha conquistato le strade italiane, soprattutto nelle metropoli più trafficate le persone cedono sempre di più a questa alternativa ecologica e pratica, che permette di percorrere alcuni chilometri in pochissimo tempo svincolando il traffico, opportunità che non offrono altri mezzi di trasporto urbano.
Certo è che si tratta sempre di un mezzo di trasporto, e deve essere guidato in modo responsabile e in ottemperanza alle leggi vigenti, come l’obbligo di indossare il casco, limitare la velocità in zone pedonali, non circolare sui marciapiedi e non parcheggiarlo in modo selvaggio.
Sempre più frequenti campagne di sensibilizzazione e controlli mirati stanno cercando di diffondere la giusta educazione e il sano rispetto delle regole.
Sanzioni salate per chi infrange le regole - Il Tribunale di Milano il 17 luglio scorso aveva condannato a cinque mesi, dieci giorni di arresto e 1400 euro di ammenda un uomo che ubriaco alla guida di un monopattino ha causato un incidente. Il tribunale di Milano non si era limitato solo a queste sanzioni, ma considerato l’alto tasso alcolemico dell’uomo, aveva anche provveduto al ritiro della patente automobilistica dell’imputato. La sentenza del Tribunale di Milano è stata però annullato senza rinvio dalla Corte di Cassazione “limitatamente alla sanzione amministrativa accessoria della revoca della patente di guida”. La Cassazione, accogliendo il ricorso della difesa, ha stabilito che questa sanzione non può essere applicata a chi guida un veicolo “per la cui circolazione non è richiesta alcuna abilitazione”.
I particolari del caso – L’uomo guidava il monopattino con un tasso alcolemico di 1,67 g/l, cinque volte superiore alla soglia consentita di 0,50 g/l, per questo motivo non riuscendo a mantenere il controllo del mezzo aveva causato un sinistro stradale. L’uomo aveva, poi, subito un processo ed era stato condannato dal Tribunale di Milano alla pena di 5 mesi e 10 giorni di arresto (sospesa poi con la condizionale), a pagare una multa di 1.400 euro e, con una sanzione accessoria, gli era stata revocata la patente per aver circolato sulla pubblica via in stato di ebbrezza. Ma proprio contro la sanzione accessoria e limitatamente alla revoca della patente l’imputato ha fatto ricorso in Cassazione, lamentando l’errore del giudice di Milano che ha ritenuto di applicare nei suoi confronti la revoca del documento, in quanto disposta in violazione dell’interpretazione resa dalla giurisprudenza di legittimità per cui la suddetta sanzione amministrativa accessoria non è applicabile a chi si sia posto in stato di ebbrezza alla guida di un veicolo per la cui circolazione non è richiesta alcuna abilitazione, come, per l’appunto, è il monopattino, che per legge è equiparato alle biciclette. La Cassazione ha accolto il ricorso per manifesta fondatezza.
Assicurazione obbligatoria per monopattini – Se non c’è nessun cenno nel nuovo Codice della Strada 2024 alla patente per guidare un monopattino, invece è chiara la svolta per quanto riguarda l’assicurazione. È stato, infatti, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 184, che recepisce la Direttiva Ue 2021/2018 e che rimanda a un decreto interministeriale da emanare entro il 22 marzo 2024. L'oggetto è una polizza Responsabilità civile che copra i danni causati agli altri, proprio come la tradizionale RC Auto. È stato precisato, inoltre, che l'obbligo di copertura assicurativa si considera adempiuto anche attraverso la stipula da parte di soggetti pubblici o privati di polizze che coprono il rischio di una pluralità di veicoli (assicurati "Corporate") comprese le attività di noleggio, sharing, rivendite di veicoli.
Discorso diverso per le bici a pedalata assistita o elettriche. L’Unione Europea suggerisce di non includerle fra i veicoli con obbligo di RC perché il loro funzionamento è determinato soprattutto dall’azione della forza muscolare delle gambe.
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