1 giugno 2021

Report Confindustria-Cerved: i settori maggiormente colpiti dal Covid 19

Ad oltre un anno dallo scoppio della pandemia Covid-19 e dai conseguenti lockdown, misure restrittive e sostegni economici inadeguati, il Rapporto regionale Pmi (Piccole medie imprese) 2021, condotto da Confindustria-Cerved, ha reso noto quali sono stati e continuano ad essere, ancora oggi, i settori colpiti maggiormente, considerando la variazione percentuale dei ricavi tra il 2019 e il 2020.

Da tale indagine, emerge che i settori nei quali si registra una perdita a doppia cifra, rispetto al 2019, risultano essere i seguenti:
  • Organizzazione di fiere e convegni (-67,2%);
  • Agenzie di viaggi e tour operator (-54,6%);
  • Industria del trasporto aereo (-50,4%);
  • Alberghi (-50,4%);
  • Gestori di aeroporti (-49,6%);
  • Strutture ricettive extra-alberghiere (-46,2%).

Per quanto concerne il settore dei ristoranti, si registra una perdita del fatturato pari al 40,3%, seguito dall’industria cinematografica (-33,6%), dai gestori di parcheggi (-32,6%) e dal comparto dell’informazione, della comunicazione e dell’intrattenimento (-31,9%).

Con uno scenario del genere si prospetta per la fine del 2021 una perdita di 1,3 milioni di posti di lavoro, rispetto al 2019, ossia l’8,2% dei dipendenti in Pmi, micro e grandi imprese.

Nell’analisi si esplica come il Covid-19 abbia comportato una crisi, mai verificata, precedentemente, nell’economia italiana, con conseguenze differenti nei diversi settori. In merito al commercio online, nonostante la concorrenza di Amazon, si evidenzia un aumento dei ricavi equivalente al 19%.

Si registra una crescita nei settori di vendita di diversi prodotti, tra cui:
  • Pasta (+9,5%);
  • Riso (+7,3%);
  • Specialità farmaceutiche (+7,2%);
  • Distribuzione alimentare moderna (+5,5%);
  • Distribuzione chimica e farmaceutica (+4,8%);
  • Prodotti per la detergenza (+3%).

Infine, emerge un aumento nella vendita di oli e grassi (+2,5%), salumi (+2,2%) e nell’ingrosso di prodotti farmaceutici e medicinali pari al 2,1%.
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