Al termine della cabina di regia del governo, è stato dato il via libera allo sblocco dei licenziamenti per l’industria manifatturiera ed edilizia, ad eccezione dei settori maggiormente in crisi, i quali potranno, tuttavia, usufruire della Cig gratuita, cassa integrazione Covid.
Nel corso della riunione sono emerse posizioni divergenti tra l’esecutivo, da una parte M5s, Pd e Leu con Stefano Patuanelli, Andrea Orlando e Roberto Speranza, i quali hanno proposto due mesi di proroga, mentre dall’altra parte, la Lega, Giancarlo Giorgetti e Iv, con Elena Bonetti, in totale disaccordo. Inoltre, per quanto concerne la questione cashback e lo stop per sei mesi dal 30 giugno, il M5s ha espresso le proprie perplessità ma il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, avrebbe proposto la sospensione di sei mesi per cercare di migliorare alcuni aspetti della norma. La cabina di regia si è espressa favorevole all’estensione di due mesi, fino al 31 agosto, del blocco delle cartelle esattoriali.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso di un intervento a Radio Anch’io, rende noto che le parti sociali, convocate da Mario Draghi per un confronto, hanno intenzione di discutere per trovare una soluzione in merito allo sblocco dei licenziamenti. Per il governo, che ha a disposizione la strumentazione, sarebbe preferibile gestire questa fase evitando i licenziamenti, in caso contrario, Cisl, Uil e Cgil saprebbero come muoversi. Landini, inoltre, sottolinea quanto sia sbagliato utilizzare i licenziamenti in questo momento, considerando che ci sono altri strumenti che sarebbe interesse di tutti gestire e inoltre risulta fondamentale comprendere i tempi della riforma degli ammortizzatori sociali. I sindacati avevano richiesto la proroga del blocco dei licenziamenti per tutti, evidenziando quanto sia importante l’utilizzo della cig ordinaria a zero, è necessario, dunque, che le aziende comprendano che questo è lo strumento prioritario.
Il ministro della Pa, Roberto Brunetta, riferendosi allo sblocco dei licenziamenti, ad eccezione dei settori in crisi, ha reso noto che tale decisione esprime la volontà del governo di far ritornare l’Italia sul mercato.
Infine, il ministro del lavoro, Andrea Orlando, rende noto che la discussione è andata a buon fine, il fine ultimo è quello di fornire, alle imprese e ai lavoratori, gli strumenti necessari per gestire la crisi. Le misure, tuttavia, dovranno essere sottoposte al confronto con le parti sociali.