La pandemia e la difficoltà di contatti umani hanno lasciato numerosi problemi, non solo in termine di gestione della sicurezza ma anche in merito alla salute mentale. Si è reso necessario, dopo un acceso dibattito in Parlamento, stanziare un contributo fino a 600 euro per sostenere le spese per fruire delle sedute da psicologi e psicoterapeuti privati per i cittadini con un ISEE inferiore ai 50.000 euro.
Il successo della misura che è stata approvata il 16 febbraio dalla Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera è stato spinto anche da una raccolta firme online, che ha portato a oltre quattrocentomila sottoscrizioni. Al momento ciò che è noto che sono stati stanziati 20milioni di euro, divisi tra 10milioni per il potenziamento delle strutture sanitarie e gli altri 10milioni per il contributo psicologo.
Non tutti sono contenti per i soldi stanziati che sembrano davvero pochi a fronte di una criticità seria che si sta rilevando in Italia. Veniamo fuori da un adeguamento ad una nuova gestione di spazi e tempi, contemporaneamente, stiamo vedendo un’inversione di tendenza nel lavoro con l’aumento delle dimissioni in atto e la voglia da parte di tutti di un benessere nuovo, che dia valore alla persona e alle sue esigenze.
Per i dettagli operativi bisognerà attendere 30 giorni dall’approvazione del decreto Milleproroghe, per l’emanazione di un apposito decreto attuativo da parte del Ministro della salute, adottato di concerto con il MEF.
Nel frattempo le uniche cose certe sono che il sostegno interesserà anche gli studenti, duramente colpiti dalla pandemia e dallo stress provocato dalla dad e dall’assenza di rapporti con i loro coetanei oltre che tutti i cittadini e cittadine che ne sentiranno il bisogno.
Il voucher avrà un importo variabile in base all’ISEE del destinatario, ed è al vaglio del ministero la definizione delle tabelle di riferimento fino al contributo massimo di 600euro.
Si spera, con questo contributo e con l’adozione di ulteriori interventi da parte dei Comuni e delle Regioni a potenziare il plafond per il voucher, di poter contribuire al benessere psicologico delle persone, in assenza di diagnosi di patologie mentali, a superare lo stress, la depressione e tutto il disagio che ne deriva dalla situazione che stiamo vivendo.
La Regione Lombardia sta avviando il percorso per rendere il supporto psicologico di base non con un voucher ma offrendo servizio gratuito che gli psicologi erogheranno all’interno del servizio sanitario. Forse sarà erogato nelle case di comunità per stare quanto più vicino alla popolazione e non discriminare i più bisognosi dal poter accedere ad un sostegno psicologico.
La Campania con apposita legge regionale ha istituito nei distretti ASL un servizio di psicologia di base per assistere le necessità emerse durante la pandemia. Le erogazioni sono date da psicologi liberi professionisti in convenzione con le aziende sanitarie.
La Regione Lazio, anche se non sono ancora chiare le modalità di richiesta e i requisiti per l’accesso al bonus, ha previsto un fondo da 2.5 milioni di euro destinato ai giovani e ai più bisognosi in base all’Isee. Il voucher sarà utilizzabile presso le strutture pubbliche della regione e vedrà coinvolti psicologi e psichiatri del territorio.
Queste sono delle buone prassi che muovono i primi passi verso l’interesse al vero benessere delle persone oltre che l’acquisizione di una responsabilità da parte dei governanti in merito a qualcosa di cui, fino ad ora, sembrava un errore dirne di avere bisogno.
Finalmente richiedere un supporto psicologico non sarà più una vergogna ma una consapevolezza del proprio benessere come priorità.
Attendiamo gli sviluppi!
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