Toti: “somministrazione del vaccino AstraZeneca ai giovani indicata dal Cts”

Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, sottolinea come la decisione di utilizzare il vaccino AstraZeneca per tutti, su base volontaria, sia un’indicazione del comitato tecnico-scientifico, in modo tale da accelerare con la campagna vaccinale, riducendo, di conseguenza, le vittime. Con queste parole, Toti, invita a non speculare sulla morte della diciottenne ligure, Camilla Canepa, avvenuta al seguito della somministrazione di AstraZeneca.

In questo momento è fondamentale che i medici e gli scienziati individuino l’eventuale correlazione tra vaccino e farmaci assunti, che potrebbe aver comportato una simile tragedia.

Al riguardo, il Comitato tecnico scientifico, sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca ai giovani, considera valide le indicazioni fornite dal ministero della Salute e dall’ Agenzia italiana del farmaco (Aifa), le quali consigliano di utilizzare tale siero vaccinale, preferibilmente, per i soggetti over 60. In queste ore, alla luce degli ultimi eventi, gli esperti stanno valutando la possibilità di riorganizzare la campagna vaccinale in modo da somministrare una determinata tipologia di vaccino in base alla fascia d’età. Il governo deciderà se confermare o meno tale decisione, tuttavia, dalle parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, trapela una risposta positiva. Nelle Regioni, intanto, la campagna vaccinale prosegue senza direttive precise, anche se diversi esperti, consigliano di terminare il ciclo vaccinale con AstraZeneca, nell’eventualità in cui sia stata già somministrata la prima dose.

Il dibattito si è aperto, in seguito agli open day organizzati dalle Regioni, in cui è stato somministrato AstraZeneca, anche ai giovani da 18 anni in su, e dopo due casi di trombosi rare, i quali si sono verificati in donne giovani, nell’ultimo periodo. In merito, il ministro Speranza, nel corso del question time al Senato, svolto lo scorso 7 aprile, ha evidenziato attraverso una circolare di aver consigliato la somministrazione del vaccino AstraZeneca agli over 60, in quanto Aifa ha confermato, nuovamente, il miglior beneficio-rischio sui soggetti più adulti. Tali considerazioni, saranno oggetto d’attenzione, nella prossima riunione del Cts, ma Speranza ribadisce l’efficacia e la sicurezza di tutti i vaccini.

Per quanto concerne la vaccinazione degli adolescenti con AstraZeneca, il dubbio principale, risulta essere se procedere al richiamo con lo stesso siero. In merito, molti esperti sono favorevoli, e nella stessa direzione anche Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, il quale esplica che gli studi sperimentali per l’approvazione dei vaccini, sono stati eseguiti considerando la somministrazione di due dosi dello stesso, fornendo un esito positivo sia sotto l’aspetto della sicurezza che della protezione. Il virologo Fabrizio Pregliasco e l’infettivologo Massimo Andreoni, concordano, poiché le rare complicazioni si sono verificate dopo la somministrazione della prima dose, motivo per cui il rischio è molto basso.

Infine, dal rapporto V Rapporto Aifa di Farmacovigilanza sui vaccini Covid, si evince la conferma, in quanto esplica che i casi di trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con AstraZeneca sono il linea con la media europea, ossia 1 caso ogni 100 mila dosi somministrate, per lo più in persone under 60, mentre dopo la seconda dose non si è verificato nessun caso. Nel complesso su tutti i vaccini le segnalazioni di eventi avversi risultano essere 66.258 su un totale 32.429.611 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 204 ogni 100.000 dosi), di cui il 90% per eventi non gravi. La maggior parte riguardano Comirnaty di Pfizer (71,8%), il più usato (68,7% delle dosi somministrate).