I professionisti sono ancora in attesa di riforme su equo compenso, tutela della malattia, lauree abilitanti e abilitazione forense. Sono queste le misure discusse in Parlamento che attendono l’esito definitivo e, al contempo, i professionisti sperano che possano essere approvate o quanto meno discusse nei primi mesi invernali.
L’Assemblea della Camera dei deputati ha avviato l’esame della proposta di legge che modifica la disciplina vigente, introdotta dalla Legge di Bilancio 2018, in materia di equità del compenso delle prestazioni rese dai professionisti. L’intento è quello di rafforzare la loro tutela nei confronti di specifiche imprese che, per natura, dimensioni o fatturato, sono ritenute contraenti forti, in grado di determinare uno squilibrio nei rapporti con il singolo professionista.
Attualmente, il provvedimento presenta una serie di suggerimenti non molto recenti ed è stato presentato in sede parlamentare il 29 luglio. In tale occasione, la Camera dei deputati ha richiesto l’inserimento di alcune modifiche volute anche dalle varie associazioni.
Lauree abilitanti e abilitazione forense – La laurea abilitante rappresenta una novità importante per la riduzione dei tempi di accesso dei giovani nel mercato del lavoro. Inizialmente, con un percorso non più lungo di sette mesi, il 2022 sembrava costituire l’anno di introduzione.
Nel piano del Governo, in particolare nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la laurea abilitante occupa un posto di rilievo e per tal motivo, per questo tipo di provvedimento, le tempistiche di attesa sembrano esser leggermente ridotte. Infatti, la Camera dei Deputati ne ha approvato il testo in prima lettura.
L’obiettivo dell’esecutivo è quello di garantire una più diretta e immediata introduzione delle figure professionali con un’esperienza minima, principalmente giovani in possesso di titoli derivati dagli studi conclusi da poco.
Tra i titoli esclusi dal nuovo provvedimento rientrano quelli per cui è previsto lo svolgimento di un tirocinio abilitante post-laurea. Difatti, in riferimento agli avvocati, l’abilitazione forense continua a rappresentare un tema discusso in commissione di giustizia alla Camera.
Proroga del tempo per gli adempimenti in caso di malattia – Con l’avvento della pandemia, il provvedimento che ha generato maggior discussione tra le figure professionali riguarda proprio la malattia dei professionisti.
Anzitutto, è importante precisare che il disegno di legge è stato presentato nell’ultimo anno senza contagi da covid-19, ma attualmente risulta ancora sospeso e in attesa di approvazione.
Il Provvedimento ha come obiettivo la tutela del professionista che, in presenza di una scadenza per un adempimento fiscale o contributivo, non può assolvere in quanto verte in una condizione di malattia. La tutela è fornita dalla concessione di un tempo maggiore, pari a trenta giorni, che consentirà al professionista di rispettare la scadenza.
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